La vertenza Dentix da Imperia si allarga a tutta Italia: preoccupazione di clienti e sindacati

10 giugno 2020 | 11:51
Share0
La vertenza Dentix da Imperia si allarga a tutta Italia: preoccupazione di clienti e sindacati

Il direttore amministrativo della clinica del capoluogo preso di mira sui social dai pazienti: «Rinuncio a querelarli, dopo aver perso forse dei soldi non vorrei ne perdessero altri»

Imperia. Vertenza Dentix, la catena di cliniche dentistiche che dopo l’emergenza coronavirus non ha più riaperto i battenti, cresce il numero di adesioni alla pagina Facebook “Dentix Imperia (e tutta Italia) Class Action” che diventa, appunto, nazionale. Cambiano anche gli amministratori: ora sono 4 in rappresentanza di diverse aree del Paese.

Il direttore amministrativo della clinica del capoluogo, dopo averci messo la faccia accettando di essere intervistato da Riviera24 è stato bersagliato da insulti sui social ma precisa: «Noi dipendenti siamo vittime non siamo carnefici. Non voglio querelare nessuno, purtroppo li capisco. Dopo aver perso forse dei soldi non vorrei che ne perdessero altri. Anzi li aspetto in clinica se e quando riaprirà». 

Intanto sulla home page del sito nazionale di Dentix è apparso un comunicato a firma del presidente Angel Lorenzo Muriel che si scusa con la clientela preannunciando un apertura ma senza fornire informazioni e tempi, né ai clienti, molti dei quali esposti attraverso le finanziarie per svariate migliaia di euro e con lavori in bocca da completare a rischio della salute , né ai i dipendenti, 400 in tutta Italia, 8 nella clinica di via Della Repubblica nel capoluogo .

«È fortissima – si legge in una nota dei sindacati –  la preoccupazione per il futuro dei lavoratori e dei pazienti di Dentix Italia, società controllata dal colosso Dentix Spagna di proprietà del dentista Angel Lorenzo Muriel» . A lanciare l’allarme, sulla mancata ripartenza dell’azienda, che conta oltre 60 studi dentistici in Italia e che, da marzo, ha chiuso i battenti, sono i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

I numeri parlano chiaro, e raccontano di una crisi davvero imponente: migliaia di pazienti abbandonati, curati a metà per lo stop dell’attività aziendale, e 400 posti di lavoro a rischio.  «I lavoratori -prosegue il comunicato –  preoccupati sia per il loro impiego che per la salute dei clienti – fanno sapere i sindacati – sono stati lasciati da settimane senza notizie certe su una possibile riapertura, nonostante la ripartenza di alcune aziende concorrenti.

Anche dalla sede amministrativa di Milano tutto tace, ed è certo che non aiutano a rasserenare gli animi le voci delle difficoltà economiche e di un problema di liquidità che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di Dentix Italia».

«I dentisti – continuano Filcams, Fisascat e Uiltucsestranei alla gestione organizzativa, si sono trovati, in questi mesi a dover sopperire alla mancanza di comunicazione da parte della società nei confronti della clientela, che in alcuni casi ha scelto in alcuni casi di rivolgersi alle associazioni di difesa dei consumatori per essere tutelata».

Ma c’è di più. A preoccupare lavoratori e sindacati è la data del 21 giugno, «quando – spiegano le tre Siglescadranno le ulteriori 5 settimane di cassa integrazione in deroga, terminate le quali si dovranno verificare le possibilità per poter accedere ad ulteriori ammortizzatori sociali. Questo, fermo restando la volontà di riaprire quanto prima, anche per dare risposte ai pazienti che necessitano di interventi in alcuni casi di natura sanitaria; interventi, che in molti casi sono già stati pagati in anticipo».

Anche per questo, le organizzazioni sindacali «chiedono certezze sulla continuità aziendale – concludono – oltre a garanzie sui pagamenti delle retribuzioni, e in particolare sugli accantonamenti dei trattamenti di fine rapporto dei dipendenti».