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Imperia, una sentenza del Tar rimette in bilico l’appalto rifiuti

5 giugno 2020 | 09:32
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Imperia, una sentenza del Tar rimette in bilico l’appalto rifiuti

Accolto un ricorso di Iren: per i giudici amministrativi la richiesta di accesso agli atti della gara era legittima

Imperia. Una sentenza della Prima sezione del Tar di Genova del 30 maggio scorso potrebbe rimettere in dubbio l’affidamento dell’appalto rifiuti alla De.Vizia Transfer Spa, società di origini campane con sede a Torino che dovrebbe subentrare alla Teknoservice, attualmente gestore, in proroga, del servizio di igiene ambientale nel Comune di Imperia, a partire dal prossimo 16 luglio. In ballo ci sono 45 milioni di euro: tanto vale la gara l’affidamento quinquennale.

Sull’assegnazione dell’appalto alla De.Vizia Transfer, la Docks Lanterna Srl aveva presentato un ricorso, rigettato dai giudici amministrativi genovesi, basato sulla mancata trasmissione di informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione alla stazione appaltante (il Comune) ai fini dell’assegnazione dell’appalto, in particolare circostanze di carattere giudiziario.

Questa nuova sentenza, però, apparentemente, ribalta il principio in quanto condanna il Comune capoluogo a permettere a Iren Ambiente Spa l’accesso agli atti della gara richiesto nei mesi scorsi. Ma perché Iren voleva accedere agli atti della gara imperiese?  L’interesse del colosso pubblico si riferiva agli appalti  per l’affidamento della gestione dei rifiuti nei bacini territoriali di Parma e Piacenza.

Secondo Iren la De.Vizia avrebbe omesso di dichiarare per queste gare una molteplicità di procedimenti penali e di condanne a carico dei vertici della società, in particolare l’esistenza  di un procedimento per il reato di turbata libertà degli incanti e di condanne per inosservanza delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Secondo Iren Ambiente, dunque, era di  fondamentale importanza accertare se, nella selezione svoltasi avanti al Comune di Imperia, la De Vizia avesse dichiarato questi ultimi illeciti. Di qui la richiesta di accesso agli atti respinta, però, dagli uffici di Palazzo civico. Ma ora il Tar di Genova  ha condannato il Comune a fornire a Iren le informazioni richieste. Secondo la sentenza del 30 maggio favorevole a Iren la mancata comunicazione da parte di De Vizia potrebbe integrare, infatti, un tentativo di influenzare le decisioni della stazione appaltante.

A giugno il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi a proposito della riammissione di Iren alla gara di Piacenza: un eventuale pronunciamento favorevole ad essa ridarebbe fiato alle possibilità di Docks Lanterna di vedersi ribaltata la sentenza di primo grado in appello.