Imperia, l’appello disperato di una madre in attesa di divorzio: «Non vedo i miei figli da più di cinque anni»

14 giugno 2020 | 11:29
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Imperia, l’appello disperato di una madre in attesa di divorzio: «Non vedo i miei figli da più di cinque anni»

«Il padre si è messo di mezzo, nonostante ci sia una sentenza che definisce un affido condiviso»

Imperia. Una donna in attesa di divorzio, prevista il 18 giugno e slittata al 15 ottobre per l’emergenza coronavirus, ha scritto una lettera in cui descrive la sua disperata situazione: non vede da più di cinque anni i suoi figli, malgrado il tribunale abbia emesso una sentenza che stabilisce l’affido condiviso con il marito. Raffaella ha deciso perciò di far conoscere la sua storia affinché non accadano più situazioni simili alla sua.

«Mi chiamo Raffaella, ho 47 anni. Mi sono sposata a 20 annied ho avuto da questo matrimonio due figli, che ora sono grandi, 23 e 16 anni. Il matrimonio è entrato in crisi nel 2006/2007 e nel 2012 ho lasciato la mia casa. Sono riuscita ad uscire da una situazione avvilente, dove ero considerata una nullità, i gravi problemi del mio ex marito, i suoi vizi, mi avevano chiuso in quel mondo fatto di disprezzo e di disagio. A volte arrivava a casa talmente ubriaco che faceva tutti i suoi bisogni sul divano. Non ne potevo più, ma ogni mia richiesta di aiuto non è stata ascoltata» – racconta.

«Quando presi la decisione della separazione, tra le lacrime mi chiese di lasciargli la casa. I ragazzi non volevano lasciare la scuola e gli amici e così ci eravamo accordati che se loro fossero rimasti nella casa patronale, avrei potuto vederli e sentirli. Invece, con l’inganno mi hanno fatto uscire di casa, facendomi lasciare le chiavi e non mi è mai più stato concesso avere un rapporto genuino con i ragazzi. Solo sporadiche telefonate in viva voce. Nel maggio del 2015 siamo arrivati alla separazione giudiziale, dove è stato accordato un affido condiviso.

Io nel frattempo ho rialzato la testa, ho conosciuto una persona che non ha ostacolato il mio lavoro. Ho potuto ricominciare ad insegnare, ho ricominciato a sorridere ed ho avuto un bambino, che è la mia speranza. Purtroppo malgrado le disposizioni del tribunale non posso vedere i miei figli, non è concessodal mio ex marito. Ho ricevuto messaggi email e telefonate intimidatori. Ho fatto denuncia, ma niente è cambiato. Mi chiedo perché quando una donna decide di poter dare un senso nuovo alla sua vita ci sono uomini che cercano con rancore e rabbia solo vendetta. Quando mi è arrivato il messaggio che se avessi continuato a cercare di rivedere i ragazzi mi avrebbero fatto sparire mio figlio piccolo, sono rimasta impietrita. Il desiderio di vedere i miei figli però c’è sempre.

Il tribunale aveva disposto che una figura esterna e professionale avrebbe potuto fare recuperare i rapporti, ma a questi incontri con l’assistente sociale il mio ex marito non si è mai presentato, ha sempre declinato, fino ad arrivare ad apostrofare la dottoressa e a non farsi più trovare. Ci sarebbe dovuta essere la sentenza di divorzio il 18 giugno, ma a causa del Covid è stata spostata al 15 ottobre. Io sono qui in attesa, senza poter fare nulla. Credo che il prezzo che ho pagato per poter ricominciare sia stato immenso. Spero tanto mi possiate aiutare, vorrei rivedere i ragazzi, so che vivono in una situazione difficile, economica molto precaria e anche psicologica molto devastante.

Questa mia lettera, nasce dal desiderio di poter riabbracciare i miei figli che non vedo da più di cinque anni. Sono ostacolata dal padre, malgrado ci sia una sentenza che definisca un affido condiviso. Sto cercando di portare alla luce questa situazione affinché a nessuno accada quello che è accaduto a me» – scrive.