Imperia, gara rifiuti: la Docks Lanterna non si arrende e ricorre al Consiglio di Stato

23 giugno 2020 | 15:10
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Imperia, gara rifiuti: la Docks Lanterna non si arrende e ricorre al Consiglio di Stato

Obiettivo ribaltare la sentenza del Tar, il nuovo appalto assegnato alla De.Vizia Transfer dovrebbe partire il 16 luglio

Imperia. Appalto rifiuti, la Docks Lanterna ricorre al Consiglio di Stato.  L’obiettivo dei legali dell’azienda genovese è quello di ribaltare la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso in primo grado, assegnando di fatto l’appalto milionario (45 milioni di euro in 5 anni) alla De. Vizia Transfer. La richiesta di revisione del giudizio è stata notificata nei giorni scorsi al Comune di Imperia.

Torna, dunque, in bilico la partenza del nuovo servizio di Igiene ambientale al posto di quello della Teknoservice (in regime di proroga ormai da 5 anni) fissata da Palazzo civico e dal sindaco Claudio Scajola in persona al 16 luglio. E tutto questo proprio mentre sia dal centro cittadino che dalle zone più periferiche si levano proteste da parte di cittadini  per la presenza di cumuli di spazzatura, degrado e perfino topi.

Alla base del ricorso al Consiglio di Stato di Docks Lanterna c’è  la convinzione che la commissione che ha aggiudicato la gara non abbia valutato correttamente l’offerta presentata su punti essenziali  sui quali il Tar di Genova nel dare ragione al Comune non si sarebbe soffermato. Inoltre, sempre secondo Docks Lanterna permarrebbero delle ombre a proposito delle autodichiarazioni di De.Vizia Transfer su procedimenti giudiziari in corso a carico di propri amministratori, materia su cui si devono esprimere altri organi di giudizio a vari livelli presso diversi tribunali italiani e che potrebbero sortire un effetto “cascata”  sulla gara imperiese rimettendo tutto in gioco.

Secondo quanto sostiene la  Docks se la commissione avesse aggiudicato la gara ad essa stessail Comune capoluogo, a parità di servizio, avrebbe  risparmiato 658mila euro sull’appalto. Il Consiglio di Stato dovrebbe discutere il ricorso non prima della fine dell’estate, si presume, dunque,  tra settembre e ottobre.