Imperia, caso ascensori parla il consigliere Montanaro: «L’amministrazione Capacci ha gettato al vento 350mila euro»






Nessuna eventualità di sostituire gli elevatori nonostante i frequenti stop a fronte di investimenti ingenti
Imperia. Ripartiranno giovedì 9 luglio (il primo viaggio è previsto per le 7.30) gli ascensori di Porto Maurizio che in tre tronchi collegano la Marina con il Parasio. Il caso è approdato in consiglio comunale grazie all’interpellanza presentata dal consigliere del Pd Fabrizio Risso discussa preliminarmente alla seduta odierna del Parlamentino che si è tenuta ancora via streaming nello spazio dedicato al “question time“.
A Risso ha risposto il consigliere di “Imperia Insieme” Giovanni Montanaro consigliere delegato ai Lavori pubblici e alla Illuminazione cittadina che ha snocciolato le cifre impegnate dall’amministrazione precedente e, dal 2018, da quella guidata dal sindaco Claudio Scajola .«Subito abbiamo dovuto affrontare grosse spese per quanto riguarda l’adeguamento normativo, 90mila euro perché l’amministrazione Capacci, pur avendo speso 350mila euro per riattivare gli ascensori a un certo punto, da quando Giuseppe Zagarella non è più stato vicesindaco e gli è subentrato Guido Abbo, non ci credeva più. Il costo degli interventi tecnici straordinari ammonta, invece a 50 mila euro, la manutenzione ordinaria 70mila euro all’anno», dice Montanaro sentito al telefono subito dopo il suo intervento.
La giunta Scajola non ha nessuna intenzione di cambiare le attuali “macchine”, né si sostituirle con scale mobili. Dice Montanaro: «Ciascun elevatore ha un costo di 400mila euro, quindi costerebbe un milione 200 mila euro. Le scali mobili costerebbero 250mila euro oltre alle necessarie coperture».
L’8 luglio, dunque, avverrà l’ultimo sopralluogo tecnico da parte della Thyssen Group subito dopo il collaudo del ministero e il 9 alle 7.30 è prevista la ripartenza. «Saranno fatte rispettare le norme anti Covid – conclude Giovanni Montanaro – attraverso apposita segnaletica e segni per terra per garantire il distanziamento». Non è prevista, come era avvenuto 2 anni fa, la collaborazione di personale di assistenza e accompagnamento degli utenti.
Fabrizio Risso si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta dell’amministrazione invitandola a prendere in considerazione altre soluzioni nel caso in cui gli ascensori dovessero nuovamente fermarsi come spesso è avvenuto negli ultimi due anni nonostante gli sforzi compiuti e le risorse investite.