Disturbo della quiete pubblica, Lorenzi (Civicamente Bordighera): «Vecchio problema con nuove aggravanti»

8 giugno 2020 | 14:20
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Disturbo della quiete pubblica, Lorenzi (Civicamente Bordighera): «Vecchio problema con nuove aggravanti»

«La città ha bisogno di piani a lungo termine per facilitare una vita sana ai nostri giovani, ma ha anche bisogno di soluzioni per il “qui e ora”»

Bordighera. «Dispiace molto che il sindaco Ingenito abbia recentemente scelto di banalizzare i problemi di rumore notturno e comportamenti abusivi causati da un gruppo di ragazzi di Bordighera e cittadine limitrofe ai residenti della zona ex-Carillon. Eppure i problemi gli sono ben noti. Tanto è vero che nell’aprile 2019 ha vietato nella zona Carillon la detenzione e il consumo di alcolici e nel dicembre 2019 ha inserito la zona tra quelle suscettibili all’applicazione del DASPO urbano. Il fallimento esecutivo delle ordinanze è testimoniato dalle continue lamentele dei residenti inviate ai carabinieri e al Comune. Ora si aggiunge il fallimento dell’ordinanza anti-assembramento»– fa sapere Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera.

«Testimoni oculari riportano assembramenti di una o due dozzine di giovani stipati intorno al tavolo a giocare a carte, fumare, mangiare, e bere; naturalmente senza mascherine. E per buon peso, tali assembramenti ora hanno luogo anche al pomeriggio, con occasionale aggiunta di gioco del pallone sulla strada carrabile. Il rischio che gli assembramenti possano facilitare contagio e distribuirlo sul territorio ci ha indotti a riprendere contatti con i carabinieri e informare il Sindaco per formulare un piano d’azione che sia finalmente efficace. Devono essere ascoltati i residenti oltre che i ragazzi, e valutate le documentazioni dei problemi. Se l’applicazione delle leggi non riesce ad essere risolutiva, si dovranno identificare strategie temporanee per sradicare abitudini trasgressive che hanno inflitto sofferenza ai residenti e ora comportano rischi per la salute pubblica.

Il problema deve essere affrontato anche in prevenzione. Sta infatti emergendo che altre zone della città vivono problemi simili a quelli della zona Carillon. La prima interpellanza sul problema Carillon che Civicamente Bordighera aveva presentato nel giugno 2019, includeva questa domanda: “Consci che una gioventù poco educata e abusiva è anche manifestazione di carenze nella società in cui vive, quali canali l’amministrazione intende seguire per iniziare ad affrontare più a monte i problemi che a valle ledono diritti e impongono ordinanze e sanzioni?” La risposta è che Bordighera rimane oggi senza opportunità per l’aggregazione sana e lo sport estemporaneo dei ragazzi.

La promessa di allestire un campo da basket o un playground polivalente era tra quelle da realizzare nei primi cento giorni di questa amministrazione. Un passo avanti è stato fatto qualche mese fa con lo stanziamento di fondi dedicati, ma a domanda su quando e dove i fondi verranno spesi nessuno vuole rispondere.

La città ha bisogno di piani a lungo termine per facilitare una vita sana ai nostri giovani. Ma ha anche bisogno di soluzioni per il “qui e ora”.Il disturbo della quiete pubblica dura da troppo tempo, ha creato esasperazione, ed è ora aggravato dal rischio sanitario» – afferma Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera.