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Consiglio regionale revocato, Linea Condivisa: «Scelta unilaterale che poteva essere evitata»

9 giugno 2020 | 16:37
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Consiglio regionale revocato, Linea Condivisa: «Scelta unilaterale che poteva essere evitata»

«È una scusa, fanno di tutto per evitare le interrogazioni sulla sanità»

Genova. «Revocato dal presidente Piana il consiglio regionale in programma per oggi, dalle 10 alle 15. La decisione giunge intorno alle 11, dopo aver constatato che alcuni consiglieri del ponente ligure non erano riusciti a raggiungere Genova, a causa del blocco al traffico causato dai numerosi cantieri autostradali di questi giorni.

Una scelta unilaterale, ma è una scusa: si prende a pretesto il pesante disservizio delle autostrade per continuare a non rispondere alle interrogazioni sulla sanità. I consiglieri arrivati in aula non erano pochi, se almeno avessero aperto il consiglio avrebbero constatato la presenza del numero legale. Decidendo con un po’ di calma, avremmo potuto iniziare i lavori alle 12 – dichiarano il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino e il vicecapogruppo Francesco Battistini -. Dietro a tutto questo c’è dell’altro: secondo noi la giunta di centrodestra non intende più rispondere alle nostre domande, soprattutto quelle più scomode riguardanti la sanità. Martedì scorso Toti e Viale non si sono presentati in aula: 44 interrogazioni sulla sanità non hanno ottenuto risposta. Oggi colgono la palla al balzo per revocare la seduta, senza neppure consultare i capigruppo come sarebbe prassi».

«Ancora una volta i cittadini non ricevono risposte, su qualsiasi argomento: infrastrutture, trasporti, ambiente. E la sanità, appunto, il settore più funestato, in cui tutte le storture della riforma Toti-Viale stanno venendo a galla in maniera sconcertante – commentano Pastorino e Battistini -. Lo dicano chiaro, se non vogliono fare più il Consiglio. Se non vogliono dare risposte sulla sanità, lo dicano chiaramente. Basta scuse, basta rinvii. Non siamo a scuola, dove ci si inventa qualsiasi cosa pur di evitare le interrogazioni dei professori».

«È già 2 volte che andiamo in aula per nulla – concludono Pastorino e Battistini -. Non c’è dubbio: le autostrade soffrono di gravi problemi infrastrutturali. Come non c’è dubbio sul fatto che Toti non abbia mai pensato di inserirsi nella programmazione dei cantieri. Non c’è stata concertazione con autostrade. Il presidente è solo abile a calciare la palla in tribuna prendendosela col Governo».