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Come e quando scegliere l’assicurazione a consumo per la tua auto

18 giugno 2020 | 09:00
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Come e quando scegliere l’assicurazione a consumo per la tua auto

Gli automobilisti potranno confrontare le varie soluzioni ed individuare quella che ritengono migliore, dopo aver preso in esame i costi della polizza e le coperture offerte

In Italia per poter circolare liberamente con la propria auto è necessario stipulare una polizza assicurativa. Per ampliare l’offerta e per soddisfare le esigenze di tutti gli automobilisti, da alcuni anni le compagnie assicurative hanno introdotto una nuova tipologia di polizza. Si tratta dell’assicurazione a consumo – definita anche assicurazione a km – la quale presenta delle caratteristiche e dei vantaggi differenti rispetto alla polizza rc auto tradizionale.

Gli automobilisti potranno confrontare le varie soluzioni ed individuare quella che ritengono migliore, dopo aver preso in esame i costi della polizza e le coperture offerte. Per acquisire tutte le informazioni necessarie ad individuare la polizza più adatta alle proprie esigenze, si può andare su Chescelta.it, un sito web che si occupa di comparare i migliori servizi, per aiutare i clienti a fare una scelta consapevole e vantaggiosa.

Cos’è e come funziona l’assicurazione auto a consumo

L’assicurazione auto a consumo è una polizza assicurativa pensata per gli automobilisti che non coprono lunghe tratte nell’arco dell’anno. A differenza della polizza rc auto tradizionale, in questo caso viene stabilito un tetto massimo di chilometri che si possono percorrere in dodici mesi. La soglia chilometrica è indicata chiaramente nel contratto e di solito è fissata a 5.000 km, ma il cliente potrà accordarsi con la compagnia assicurativa per aumentarla.

Questa polizza è l’ideale quindi per gli automobilisti che non usano moltissimo l’auto e che intendono risparmiare stipulando un contratto appositamente studiato per loro, rivolgendosi comunque alle migliori compagnie assicurative attive in Italia. Nonostante la soglia chilometrica possa essere incrementata, aumentarla eccessivamente porterebbe a perdere il vantaggio economico, facendo lievitare il prezzo fino a renderlo equiparabile a quello della rc auto tradizionale.

Quanto costa l’assicurazione auto a km

Il premio assicurativo è l’elemento vantaggioso di questa tipologia di polizza. I clienti che decidono di sottoscrivere un’assicurazione auto a km possono risparmiare versando un premio assicurativo ridotto rispetto ad una polizza classica, che sarà stabilito tenendo conto di diversi fattori, in primis la fascia chilometrica scelta dal cliente. All’aumentare del tetto chilometrico previsto dal contratto aumenterà anche il premio da versare alla compagnia assicurativa.

Il valore della rata dipenderà anche dalla tipologia di vettura che si intende assicurare e dalla classe raggiunta dall’automobilista, oltre che dalla compagnia assicurativa che si sceglie. Per questo motivo è utile confrontare i preventivi delle diverse società assicurative, in modo da individuare la polizza più conveniente.

Per analizzare i costi dell’assicurazione a consumo bisogna anche ricordare che nel caso in cui si dovesse superare il tetto chilometrico saranno applicate delle tariffe extra. E’ importante quindi scegliere correttamente la fascia chilometrica, onde evitare di trovarsi nell’arco dell’anno a percorrere più chilometri di quanto previsto e dunque a dover sostenere un costo maggiore rispetto a quello preventivato.

Per capire la fascia chilometrica adatta si può tentare di fare una stima dei chilometriche si è soliti percorrere. A quelli stimati è sempre bene aggiungere un margine di sicurezza, così da proteggere la propria libertà di movimento e non rischiare di superare la soglia chilometrica al primo cambio di percorso.

Le compagnie assicurative sfruttano la scatola nera per tenere traccia dei chilometri percorsi dagli automobilisti che scelgono una polizza auto a consumo e per verificare che la soglia chilometrica non sia stata superata. Il calcolo del premio assicurativo non viene comunque effettuato sui singoli chilometri, ma l’automobilista sceglie un range all’interno del quale restare. Il cliente pagherà dunque una quota forfettaria, che sarà indicata nel contratto insieme a tutti i dettagli della polizza assicurativa e a tutti i servizi previsti.