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Cinque Terre in rosa per una grande ripartenza

17 giugno 2020 | 12:00
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Cinque Terre in rosa per una grande ripartenza

Sono molti gli aneddoti sulle donne che hanno dato tanto a questi piccoli borghi affinché diventassero un vanto per l’Italia, fra cui svariate turiste americane che hanno deciso di trasferirsi per periodi più o meno brevi in questo territorio

Genova. Ci si avvia verso la riapertura di gran parte delle attività produttive, però le incertezze pesano molto in aggiunta al bisogno di recuperare il più possibile quanto è stato bruciato in pochissimi mesi. La preoccupazione attanaglia in modo vigoroso gli operatori turistici e tutto l’indotto, che rappresenta per la Liguria oltre il 10% del prodotto interno regionale.

Come riassume l’ultima edizione del Rapporto annuale sul turismo in Liguria, curato dall’Osservatorio turistico regionale, costituito da Regione Liguria in partenariato con Unioncamere Liguria, con il supporto dell’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart ) e la consulenza scientifica dell’Università di Genova, le strutture ricettive alberghiere edextralberghiere erano ben 5.166 nel 2018 (+8,4% rispetto all’anno precedente).

Il 40% delle presenze conteggiate sono state italiane, provenienti dalla Lombardia per il 29,4% dal Piemonte, per il 4,8% dall’Emilia-Romagna e per il 3,1% dal Lazio. La percentuale del turismo interno dei liguri, invece, copre il 7,4% delle presenze italiane. 

È subito palese quanto sia importante la ripresa della circolazione internazionale per ridare impulso a quella maggioranza di turismo proveniente dal resto del mondo, che spesso lascia sul territorio un budget pro capite più alto degli italiani. Una delle chiavi di volta della ripresa è rappresentata da tutta quell’offerta che non può essere replicata altrove, pensando in primo luogo al cospicuo patrimonio artistico e naturalistico; ogni singolo centro della nostra regione ospita opere d’arte ed edifici di indiscutibile valore storico, oltre all’unicità del Parco delle Cinque Terre.

Con i suoi 3.868 ettari in provincia della Spezia è uno dei più piccoli parchi nazionali d’Italia e allo stesso tempo il più densamente popolato, con circa 4.000 abitanti suddivisi tra i cinque celeberrimi borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Il carattere unico del paesaggio atipico e fortemente antropizzato ha portato all’istituzione del Parco dell’Uomo nel 1999, di un territorio diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997.

Ma non è tutto, come ci spiega Jessica Veres in rappresentanza di SuperBelle, visto che il Parco ha il suo valore aggiunto nella direzione tutta al femminile: a cominciare dalla presidente, Donatella Bianchi, volto noto della tv pubblica da decenni impegnata nella diffusione della cultura del mare e della sua salvaguardia. Un ottimo esempio di come una donna possa essere al tempo stesso algida e professionale in ufficio, quanto affascinante  senza rinunciare alla cosmesi ed ogni altro prodotto per la propria bellezza.

La presenza in rosa prosegue con la vice presidente e sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, la comandante della sezione dei carabinieri del Parco Silvia Olivari (che già da adolescente passeggiava per questi territori con grande attaccamento), oltre alla presenza di componenti femminili anche negli altri organi di governo dell’ente.

Sono molti gli aneddoti sulle donne che hanno dato tanto a questi piccoli borghi affinché diventassero un vanto per l’Italia, fra cui svariate turiste americane che hanno deciso di trasferirsi per periodi più o meno brevi in questo territorio: un caso su tutti quello di Amy Imman che ha ridato vita alla Sagra dell’Uva. Ciò non può che aumentare l’orgoglio regionale nel sapere che il tasso di occupazione femminile rimane stabile, malgrado il lockdown.

(Foto: Ngrigor / Pixabay)