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Caos trasporti, Linea Condivisa: «Regione Liguria chieda lo stato di emergenza per autostrade e ferrovie»

26 giugno 2020 | 17:28
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Caos trasporti, Linea Condivisa: «Regione Liguria chieda lo stato di emergenza per autostrade e ferrovie»

«Liguria strangolata da code, cantieri e servizi al collasso: disagio pari a calamità naturale»

Genova.«La Regione si attivi col Governo affinché sia dichiarato lo stato di emergenza per autostrade e ferrovie liguri». Lo chiede il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, con una lettera inviata questo pomeriggio al presidente Toti.

«La situazione in Liguria non è più sostenibile: ogni iniziativa intrapresa nella nostra regione per il settore del turismo e per la complessiva ripresa economica appare completamente vanificata, in uno scenario da calvario continuo. I numerosi cantieri autostradali, e il mancato coordinamento dei lavori sull’Aurelia, talvolta rendono prigioniere migliaia di persone, per ore e ore di code interminabili. Ormai è evidente: serve un intervento a carattere straordinario, che il presidente Toti deve sottoporre al Governo – spiega Pastorino –. Chiediamo lo stato di emergenza: la situazione di disagio vissuta dalla popolazione è pari a quella provocata da una calamità naturale, che blocca improvvisamente le principali reti viarie».

«Ma a differenza delle calamità naturali, qui ci sono delle responsabilità ben precise, che vanno individuate. Sono le manutenzioni non effettuate in questi anni ad aver determinato la fragilità del sistema autostradale – sottolinea Pastorinio -. A questo si aggiunge la difficilissima situazione sofferta dalla rete ferroviaria: è il prodotto dei tanti obbiettivi mancati, come il raddoppio a ponente, il completamento del nodo di Genova o il risanamento delle gallerie. La combinazione di questi due fattori rende impossibile muoversi nella nostra regione».

«Difficile immaginare come un sistema economico fortemente orientato sulla portualità di Genova e La Spezia, primo e secondo scalo d’Italia per importanza, e di altri porti quali Savona, possa reggere a una situazione del genere – conclude Pastorino -. Ma anche come possano reggere il sistema sanitario e il sistema scolastico, in una regione in cui muoversi è diventato una chimera. Già adesso questa situazione mette a repentaglio la vita delle persone, che non riescono a raggiungere per tempo i presidi sanitari; e allora pensiamo cosa potrà accadere a settembre, con la riapertura delle scuole, a fronte di un livello di difficoltà nei trasporti come quello registrato adesso. La risposta è una soltanto: misure straordinarie».