Autostrade, Toti: «Nessuno ha condiviso con noi il piano di interventi, Pd e M5s mentono»
«Forse sono troppo impegnati nella trattativa per le regionali»
Genova. «I consiglieri regionali del Pd e il sottosegretario Traversi, evidentemente troppo impegnati in queste ore nella trattativa per salvarsi la poltrona in vista delle regionali, hanno evidentemente la memoria corta e si sono dimenticati le competenze. Perché sono anni che come Regione chiediamo a governo e ad Autostrade risposte urgenti sulla sicurezza e gestione della nostra viabilità di loro competenza. Scriviamo lettere, cosa che dovrebbero fare anche loro, a cui nessuno si è mai degnato di rispondere, proprio perché fino a oggi nessun tavolo è stato aperto. Eppure è da quando è caduto il Morandi che pretendiamo lavori urgenti e di messa in sicurezza e riteniamo che in Liguria, dopo quanto accaduto, Autostrade avrebbe dovuto lastricare d’oro gallerie e viadotti con uno straordinario piano di interventi da mettere subito in campo. E invece per vedere muoversi concretamente qualcosa abbiamo dovuto aspettare il fondamentale intervento della magistratura, senza la quale nessuno si sarebbe attivato, e di sfiorare l’ennesima tragedia, con il crollo nella galleria in A26 a dicembre». Lo afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo al Pd e al sottosegretario Traversi.
«E il fallimento delle politiche di sicurezza del Ministero delle infrastrutture sono certificate dal caso ANSFISA, la grande Agenzia Nazionale per il monitoraggio delle infrastrutture – prosegue Toti – una delle cui sedi dovevano essere a Genova, annunciata in pompa magna dal ministro Toninelli, subito dopo il crollo. Rilanciata nel 2019 dal ministro De Micheli, ma che non ha mai visto la luce ed è tutt’ora una scatola vuota, pur avendo già avuto due capi diversi. E non solo, si cercano sul sito dell’agenzia nuovi dirigenti da inserire in organico. Perché si sa, almeno sulle nomine, il Partito Democratico non ha da insegnare niente a nessuno e agisce con una puntualità indiscutibile. Rispetto al piano che la De Micheli sostiene che avessimo approvato, è bene chiarire che Regione Liguria ne è venuta a conoscenza solo a seguito di una propria convocazione della concessionaria, senza che preventivamente nessuno lo avesse presentato o discusso per conoscere le esigenze dei territori. Nessuno inoltre ci aveva detto che ogni intervento si sarebbe trasformato in un terno a lotto per la viabilità e che il Ministero e Autostrade, dopo aver dormito per mesi, avessero deciso di fare gli interventi tutti in queste giornate di riapertura».
«Non vorremmo mai che la Liguria diventasse campo di battaglia di altre partite che nulla c’entrano con la sicurezza – conclude il governatore ligure – perché in mezzo a questi tira e molla e incertezze a rimetterci è solo la nostra Regione che merita di ripartire ad armi pari con le altre, mentre così rischia solo l’isolamento».