Autostrade, la richiesta di Regione Liguria a Mit e Aspi: «Piano urgente entro 48 ore»
«Al primo posto la sicurezza dei cittadini ma non si può dimenticare la vivibilità e l’economia di una regione»
Genova. Un piano urgente entro 48 ore. Questa la richiesta di Regione Liguria al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ad Autostrade per l’Italia per un piano di interventi per la rete autostradale ligure che sia compatibile con la vivibilità della Liguria, dei suoi cittadini e delle sue imprese economiche.
Questa la posizione dell’ente a seguito dell’incontro convocato dal MIT dopo le proteste di Regione Liguria per il blocco della viabilità che sta interessando da giorni la rete autostradale. All’incontro hanno partecipato gli assessori alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Liguria Giacomo Giampedrone e Gianni Berrino, il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Traversi, il capo di Gabinetto della ministra De Micheli, i vertici di ANAS, Ferrovie, insieme ai tecnici di Regione Liguria.
Un vertice che si è reso necessario a seguito dell’isolamento della Liguria a causa dei lavori sulla rete autostradale che hanno determinato la chiusura di 18 gallerie e altri interventi ancora in corso su altrettante. Una programmazione di opere già molto impattante per la viabilità della rete autostradale ligure che terminerebbe il 30 di giugno. A questa, però, si sono aggiunte le ispezioni approfondite delle gallerie che il MIT sta facendo svolgere ad Autostrade per l’Italia, che avvengono sostanzialmente nelle ore notturne con riapertura la mattina, ma che hanno, come già accaduto, determinato anche chiusure dei tratti interessati oltre l’orario previsto, anche per giorni senza indicazioni di fine lavori.
«Una situazione non sostenibile dal territorio – spiega Giampedrone – soprattutto in vista dell’avvio della stagione estiva, dopo tre mesi di lockdown che negli ultimi 10 giorni ha determinato l’impossibilità di spostarsi nella nostra regione». «Ai lavori già programmati dalla concessionaria autostradale, richiesti proprio da Regione per accelerare il più possibile il termine degli interventi – prosegue Giampedrone – si sono aggiunte le ispezioni del MIT sulla rete che hanno prodotto altri interventi incompatibili con la vita dei liguri. Il punto è capire se tali opere possono essere diluite nel tempo o se invece la pericolosità della rete è tale da non poter prevedere alcun dilazionamento. In tal caso il Ministero ce lo deve dire e assumersene la responsabilità».
«Le ispezioni del MIT, così come sono previste – ha continuato Giampedrone – comporterebbero interventi anche a luglio, agosto e settembre. Questo vorrebbe dire essere di fronte a un nuovo lockdown. A meno che il MIT non dica, entro 48 ore, che i lavori possono essere traslati senza compromettere la sicurezza dei cittadini. E’ evidente che il MIT deve rivedere il piano dei lavori, in modo da garantire la sicurezza e assumersi la responsabilità della gerarchia degli interventi, ma allo stesso tempo garantire la possibilità di spostarsi. Se questo non fosse possibile, Regione Liguria agirà di conseguenza».
«Fino alla fine dei lavori autostradali i liguri abbiamo chiesto al MIT di garantire collegamenti ferroviari per consentire ai genovesi e ai liguri di uscire dalla loro regione e ai turisti di arrivare – ha aggiunto l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino – pertanto il Ministero deve farsi carico di mettere un servizio Intercity degno di questo nome tra Torino – Genova – Ventimiglia, Torino- Genova -Spezia, Milano- Genova – Ventimiglia, Milano- Genova – Spezia e un Frecciarossa Roma Genova e Genova Roma, perché i turisti devono poter arrivare e i liguri devono poter uscire dalla regione».