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Acquedotto Roja, l’Unità di crisi: «L’intera provincia rischia di rimanere senz’acqua»

26 giugno 2020 | 19:00
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Acquedotto Roja, l’Unità di crisi: «L’intera provincia rischia di rimanere senz’acqua»
Acquedotto Roja, l’Unità di crisi: «L’intera provincia rischia di rimanere senz’acqua»
Acquedotto Roja, l’Unità di crisi: «L’intera provincia rischia di rimanere senz’acqua»
Acquedotto Roja, l’Unità di crisi: «L’intera provincia rischia di rimanere senz’acqua»

Pericolo concreto anche per danni a persone e cose. Mancano pure le autobotti

Imperia. Tutto il sistema di approvvigionamento idrico provinciale è a serio rischio black out. Lo evidenzia il documento redatto nei giorni scorsi dalla cosiddetta Unità di crisi del sistema Roja secondo la quale «le criticità del sistema si traducono nel rischio di non riuscire a garantire la continuità del servizio, ma soprattutto accrescono il pericolo che l’entità delle rotture possano cagionare pesanti danni a persone o cose».

I tecnici per AigaLuciano Cosco, per Rivieracqua-AmaiePaolo Ferrari e Valerio Chiarelli e per AmatAngelo Gallea si sono riuniti nei giorni scorsi e hanno elaborato un documento pesantissimo che mette nero su bianco tutte le criticità del sistema di erogazione dell’acqua in provincia di Imperia, fino ad Andora. Il tutto alla vigilia di una estate già resa anomala dalle conseguenze della pandemia con ripercussioni sul turismo, ma anche sulle cosiddette utenze sensibili, ospedali, residenze per anziani, Rsa, scuole.

guasto acquedotto ventimiglia

I massimi responsabili tecnici delle aziende idriche provinciali temono, a causa delle annose problematiche che affliggono le condotte del Roja 1 e Roja 2, «per il prossimo periodo estivo gravi ripercussioni sotto il profilo della continuità del servizio». La situazione è talmente critica a detta dei tecnici, che, in caso di guasti alle condutture, a causa della mancanza di serbatoi adeguati, «si constata sempre più un allungamento, fortemente preoccupante dei tempi di ripristino». «In caso di possibili rotture delle tratte di condotta poste a mare o in subalveo, i tempi e i costi di ripristino non sono neppure stimabili», sottolineano Cosco, Ferrari, Chiarelli e Gallea. Insomma, pare di capire che i “tappulli” messi negli ultimi anni non siano più in grado di essere replicati e di reggere a ulteriori rotture.

La lettera spedita dall’Unità di crisi alla Prefettura, alla Regione, al commissario dell’Ente di gestione dell’Ambito idrico Gaia Checcucci e alla Provincia mette in guardia le autorità anche per quanto riguarda la gestione delle situazioni emergenziali. Si scopre, infatti, che in provincia di Imperia c’è la disponibilità di una sola autobotte. «Ciò comporta -scrivono i tecnici dell’Unità di crisila necessità di estendere l’Unità di crisi ad altri Enti, al fine di migliorare la potenzialità e l’efficacia delle azioni da intraprendere per garantire un servizio pubblico essenziale anche in situazioni di emergenza, con il coinvolgimento di Protezione civile e Vigili del fuoco che appare ormai imprescindibile».

La mappa del rischio

I tecnici, infine, sintetizzano i punti sui quali è necessario intervenire subito:

-Tratta compresa tra i pozzi in zona Porra a Ventimiglia e la foce del Roja.

Sanremo: tratte comprese tra Porto vecchio e San Martino, San Martino e Tre Ponti, Tre Ponti e capo Verde.

– Imperia e Diano Marina: Prino-Parco urbano, Parco Urbano e Rabina (già finanziato dalla Regione con fondi di Protezione civile), La Rabina e via Villebone (Diano Marina)

– Diano Marina eCervo

CervoeAndora 

Servono milioni di euro per sistemare la rete idrica provinciale. Una domanda sorge spontanea, chi sarà l’Ente che potrà permettersi di investire una somma così considerevole?