Ventimiglia vara piano aiuti alle imprese, dal taglio dell’Imu ai contributi per l’affitto

15 maggio 2020 | 08:23
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Ventimiglia vara piano aiuti alle imprese, dal taglio dell’Imu ai contributi per l’affitto

Sindaco Scullino: «Grandi sacrifici sul bilancio comunale, ma aiutiamo concretamente famiglie e lavoratori»

Ventimiglia. Quasi sei ore di giunta comunale ininterrotta per trovare provvedimenti adatti ad aiutare il tessuto commerciale a ripartire dopo quasi tre mesi di lockdown dovuto all’emergenza Covid-19. Ieri la giunta guidata dal sindaco Gaetano Scullino ha deciso quale linea seguire «indipendentemente dall’adozione di provvedimenti di emanazione governativa, statale o regionale, per scelta propria dettata dalla sensibilità politica dell’amministrazione».

«Uno sforza concreto – fa sapere il sindaco – nei limiti consentiti dal bilancio comunale, per sostenere il rilancio della città».

Nel dettaglio, le misure adottate sono le seguenti:

A) per il settore “attività economiche”, in materia di tassa dei rifiuti (TARI) la Giunta comunale, tutti presenti e all’unanimità su tutto o provvedimenti, ha deciso di agevolare le categorie di utenze non domestiche, individuando quelle da esentare dal pagamento in quanto attività economiche produttive rimaste chiuse, per l’anno 2020, della TARI nella misura del 25% (venticinque per cento), corrispondente al periodo di mancata attività convenzionalmente calcolato in mesi 3 (marzo, aprile e maggio), relativamente alla componente “TIA parte variabile” del tributo dovuto;

B) per il settore “commercio su aree pubbliche”, ha previsto che i concessionari del “mercato settimanale del venerdì” ed i concessionari del settore “non alimentari” del “mercato coperto” saranno esentati per la percentuale massimo possibile, dal pagamento, per l’anno 2020, del CANONE MERCATALE, TOSAP e TARI, corrispondente al periodo di mancata attività convenzionalmente calcolato in mesi 3;

C) per il settore “somministrazione alimenti e bevande”:
– i titolari di concessione per l’occupazione di suolo pubblico con attrezzature e arredi per il consumo, cosiddetti “dehor” sono esentati dal pagamento della TOSAP 2020, corrispondente al periodo di mancata attività convenzionalmente calcolato in mesi 3;
– i medesimi soggetti possono chiedere l’ampliamento della concessione già in possesso per posizionare tavoli e sedie nel rispetto delle vigenti regole in materia di “distanziamento sociale”; lo spazio tra tavoli e sedie, in quanto non direttamente utilizzato, viene considerato come occupato dal Comune a fini di salute pubblica, e pertanto non è tenuto al pagamento della TOSAP;
– le nuove concessioni e gli ampliamenti sono rilasciati, con procedura semplificata demandata a successivo specifico provvedimento, sempre e comunque nel rispetto dei criteri di rilasciabilità in termini di scurezza verificati dal Comando Polizia Locale.

Inoltre è in corso di pubblicazione un’ordinanza che allungando gli orari di lavoro consentirà a chi lo desidererà di programmare gli appuntamenti con i propri clienti per evitare assembramenti e assicurare il distanziamento sociale, si è pensato, tra gli altri, agli acconciatori, parrucchieri, barbieri, estetisti e altri servizi alla persona.

Infine è in via di definizione una previsione di intervento economico, mediante contributi a richiesta per andare incontro ai fini IMU, ai proprietari che hanno ridotto i canoni di affitto alle attività commerciali e produttive o agli esercenti che hanno continuato a pagare l’affitto non ridotto dai proprietari, nonostante la loro attività fosse chiusa.