Ventimiglia, caso Dimar. Di Muro: «Spaccatura della maggioranza non è colpa della Lega. Scullino non si improvvisi civico»

16 maggio 2020 | 18:56
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Ventimiglia, caso Dimar. Di Muro: «Spaccatura della maggioranza non è colpa della Lega. Scullino non si improvvisi civico»

«Sono io che chiedo rispetto per il programma elettorale sottoscritto dalla coalizione»

Ventimiglia. «La spaccatura della maggioranza non l’ha invocata la Lega, ma l’hanno invocata dei voti contrari di altre parti politiche e l’ha invocata lo stesso sindaco Scullino. Noi, a tutela della maggioranza, abbiamo chiesto il rinvio della pratica con grande senso di responsabilità». Non si placa la polemica sul caso Dimar che ieri ha tenuto banco in un caldissimo consiglio comunale, con il sindaco Gaetano Scullino che alla fine è arrivato ad astenersi dalla votazione della richiesta di rinvio delle quattro pratiche relative alla realizzazione di un centro commerciale a Bevera, rinvio che era stato richiesto dalla sua maggioranza.

A rispondere al commento del primo cittadino, che ha definito «improvvisazioni da dilettanti» gli atteggiamenti delle parti politiche, tirando in ballo Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (facenti parte della sua coalizione), è il commissario provinciale del Carroccio e onorevole Flavio Di Muro. Non ci sta, il parlamentare, a far accusare i consiglieri leghisti di essere parti di «un teatrino politico» – altra espressione usata da Scullino – per una pratica che, trapela dalle parole di Di Muro, non convince per nulla la Lega.

«Prima del consiglio comunale – precisa Di Muro – Abbiamo chiesto al sindaco di rimandare la pratica: non c’era un voto a favore o uno contrario, chiedevamo di approfondirla anche a beneficio di tutti i cittadini e di tutti i commercianti che negli ultimi giorni ci hanno chiesto informazioni e trasparenza. Questa richiesta, avanzata anche da altre forze politiche di maggioranza, è stata recepita positivamente dal sindaco, tanto che è stato concordato che le pratiche stesse relative a queste strutture di vendita fossero rimandate per maggiori approfondimenti. Infatti, il presidente del consiglio comunale, presentando la richiesta, ha giustamente sottolineato che era l’amministrazione Scullino a chiedere il rinvio della pratica».

Ma a votare tutti a favore della richiesta, alla fine, votano compatti solo i consiglieri della Lega. «Non riesco a capire i voti contrari di alcuni esponenti di maggioranza che hanno votato contro una richiesta che formalmente è stata depositata dall’amministrazione Scullino e quindi condivisa con il sindaco – aggiunge Di Muro -. Che la lista Scullino, visto che si parla di capacità della lista civica e incapacità della Lega, abbia votato contro a una richiesta formale dell’amministrazione retta dal sindaco di rinviare la pratica, è una cosa di cui non riesco ancora a capacitarmene».

All’affermazione di Scullino, che si ritiene “civico” e lontano dai “teatrini” dei partiti, Di Muro replica: «E’ stato sostenuto e votato da tutto il centrodestra. I “patentini” di civico o di neofita della politica o lontano dai partiti mi sembrano mal riposti da parte sua, che ha iniziato a far politica ancora con il Partito Socialista, passando poi a Forza Italia e al Pdl quando io ancora dovevo nascere.  Ora, capisco che si definisca civico perché non ha tessere di partiti, ma i partiti a Ventimiglia sono composti da persone, sono composti da cittadini ventimigliesi eletti da altri ventimigliesi che rispondono solo ai loro concittadini».

Sul rispetto del programma elettorale il deputato Flavio Di Muro mette i puntini sulle i: «Scullino parla del rispetto del programma e io sono d’accordo nel rispettarlo – attacca il deputato -. Ma nel programma non c’era la realizzazione delle case popolari a Seglia, così come non c’erano tante altre pratiche tra cui questa. Sono io ad invitare il sindaco ad andare avanti con il programma amministrativo, rispetto ad iniziative che spesso apprendiamo dai giornali e che non ci vedono coinvolti». E ancora: «Quando ho sottoscritto un programma per un candidato sindaco mi sono impegnato a realizzare delle cose, che non sono tante delle questioni che mi sono trovato sulla scrivania, mentre non mi risulta che la Lega abbia portato avanti dei problemi alla maggioranza. Mi sono trovato pratiche che non erano previste né condivise sulle quali non solo la Lega, ma a turno tutte le forze politiche, hanno chiesto un rinvio».

Sulle parole espresse da Scullino dopo il consiglio, il commissario provinciale della Lega dice: «Si assume le responsabilità di quello che ha detto».

E’ chiaro che la frattura tra Lega e sindaco sia ormai evidente. Anche se Di Muro non risponde, in modo diretto, alla domanda se sia possibile, o meno, andare avanti con la coalizione tra forze partitiche e civiche che ha portato Scullino ad occupare lo scranno di sindaco: «Spero che ora ci possa essere la possibilità di trovarsi a rivedere quelli che sono gli obiettivi del programma elettorale per i quali ci siamo impegnati e continuare in quella direzione. Credo che ci debba essere più ascolto e che si debbano evitare fughe in avanti».