Trasferimento di lavoratori di Casa Serena a ente privato. Fp Cgil Imperia, Uil Fpl Ponente Ligure e Cisl Fp Liguria: «E’ in fase di trattativa»
«Abbiamo chiesto al sindaco ed al segretario generale di provvedere con immediatezza a convocare l’apposito tavolo istituzionale per confrontarsi e capire da dove nasce questa nuova ed immotivata presa di posizione dei dirigenti»
Sanremo.«Siamo venuti a conoscenza dagli organi di stampa che nonostante il parere favorevole espresso dalla Corte dei Conti l’Amministrazione Comunale di Sanremo intenda trasferire i propri lavoratori di Casa Serena ad un Ente privato. Nel premettere che il trasferimento o il conferimento di attività comunali ad altri soggetti, siano essi pubblici o privati deve essere, a norma contrattuale, condiviso con le Organizzazioni Sindacali di categoria, ricordiamo che questo adempimento è ancora in fase di trattativa, nell’ultimo tavolo effettuato, in cui era presente anche il Sindaco, essendo emerse posizioni completamente diverse tra le OO.SS. e la parte pubblica, su proposta mediatrice del Sindaco stesso, si era concordato di formulare apposito quesito alla Corte dei Conti affinché la stessa si esprimesse con un parere tra la nostra posizione, ampiamente documentata, di mantenimento in pianta organica dei Lavoratori di Casa Serena e quella dirigenziale che sosteneva l’illegittimità di tale proposta» – commentano Fp Cgil Imperia, Uil Fpl Ponente Ligure e Cisl Fp Liguria.
«In sede di trattativa veniva altresì concordato che qualora la Corte dei Conti avesse espresso parere favorevole al mantenimento in dotazione organica dei lavoratori, l’Amministrazione si sarebbe adeguata inserendoli nei posti vacanti della dotazione organica di pari categoria e qualora vi fosse stato diverso profilo professionale si provvedeva alla dovuta formazione del lavoratore. In breve tempo la Corte dei Conti espresse parere favorevole alla proposta sindacale e ricevemmo dagli uffici assicurazione che l’Amministrazione si sarebbe subito conformata a tale parere.
Purtroppo sino ad oggi, il segretario generale nella sua veste di Presidente della Delegazione Trattante, non ha ancora provveduto a convocare la delegazione per la stipula del verbale di accordo a chiusura del confronto come previsto dalla legge, ma l’Amministrazione ha addirittura nuovamente privilegiato l’apertura di una discussione direttamente con i lavoratori ignorando le OO.SS.
Ci sorprende dover constatare come in questo delicato periodo l’Amministrazione Comunale ponga in atto questo incomprensibile comportamento antisindacale che, oltre a violare gli articoli 4, 5 del CCNL 21.5.2018, fa venir meno gli obiettivi delle relazioni sindacali che ricordiamo, come sancito dallo statuto dei lavoratori che tra pochi giorni compirà cinquantanni, devono essere lo strumento per costruire relazioni stabili tra Amministrazione e dipendenti, improntate alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti.
In questa ottica abbiamo chiesto al Sindaco ed al Segretario Generale di provvedere con immediatezza a convocare l’apposito tavolo istituzionale per confrontarsi e capire da dove nasce questa nuova ed immotivata presa di posizione dei dirigentiche è stata resa pubblica in maniera poco trasparente e in spregio alle OO.SS. che per legge e Contratto Collettivo sono chiamate a tutelare il mondo del lavoro.
A chi ha usato canali impropri di informazione ricordiamo che la sorte dei lavoratori fortunatamente non è demandata alla loro volontà, ma agli accordi tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali scaturiti da precisi atti di indirizzo della parte politica rispetto alle scelte che sono proprie degli amministratori, ai dirigenti
spetta il solo compito di dare applicazione agli accordi legittimi che le parti hanno sottoscritto e che in questo caso sono supportati anche da un parere della Corte dei Conti, parere che crediamo non spetti ai dirigenti interpretare, bensì spetti alla parte politica dare indicazioni chiare e precise circa la volontà di dare corso alla ricollocazione dei lavoratori, a cui i dirigenti hanno l’obbligo di attenersi anche perché le “scuse” attinenti l’illegittimità sono state ampiamente smontate dalla Corte dei Conti, così come era stato fatto da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL in
occasione dell’ultimo incontro.
Come da sempre FP CGIL, CISL FP e UIL FPL si attiveranno per riportare tutta la questione nel canale giusto della trattativa ricordando, a chi se ne è dimenticato, che i lavoratori,anche se non rivestono la qualifica di dirigenti, non sono oggetto di baratto o qualcosa da porre in vendita al miglior offerente» – affermano per Fp Cgil Imperia T. Tomatis, per Uil Fpl Ponente Ligure M. Speranza e per Cisl Fp Liguria V. Vassallo.