Test sierologici a pagamento per le divise «Altro schiaffo di Toti alla Polizia di Stato»

30 maggio 2020 | 10:54
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Test sierologici a pagamento per le divise «Altro schiaffo di Toti alla Polizia di Stato»

Lo dice Roberto Traverso del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti alla Polizia di Stato)

Genova. Scrive Roberto Traverso del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti alla Polizia di Stato)

«Siamo stati informati dall’Ufficio Sanitario della Polizia di Stato della provincia di Genova in merito all’ennesima beffa subita dai poliziotti liguri da parte della Regione Liguria.

Come noto il Siap da oltre due mesi sta evidenziando l’abbandono della categoria sulla mancanza di un numero adeguati di tamponi faringei per la prevenzione Covid19 e l’assoluto disinteresse sulla pianificazione di un efficace monitoraggio preventivo attraverso test sierologici affidabili. (Abbiamo in atto una petizione pubblica)

Ebbene, in data 29 maggio u.s., durante una video conferenza ufficiale sulla valutazione del rischio Covid19 per l’attività lavorativa inerente la Polizia di Frontiera di Genova, abbiamo appreso formalmente dall’Ufficio
Sanitario della Polizia di Stato della provincia di Genova, che la presunta apertura dell’Assessore alla Sanità Ligure, annunciata circa 10 giorni fa dal Questore di Genova Ciarambino, sul l’effettuazione dei test sierologici
ai poliziotti ed ai colleghi della Guardia di Finanza, si sarebbe concretizzata in una proposta di convenzione a pagamento.

L’ASL, ha proposto al Questore di Genova la cifra di 30€ per ogni test sierologico! Un altro schiaffo istituzionale subito dalla Polizia di Stato da chi governa la Regione Liguria.

Ci auguriamo che dopo questa clamorosa decisione, che si differenzia da quella di altre Regioni che hanno dimostrato diversa sensibilità istituzionale nei confronti di chi garantisce sicurezza democratica rappresentando lo Stato, il Questore risponda in modo adeguato a tutela della propria immagine, visto che non possiamo accettare che passi il
messaggio che la Polizia di Stato si accontenti dell’elemosina del governatore di turno».