Mobilitazione

«Stop a pagamento IMU su capannoni sfitti, fatiscenti e invendibili». Scatta la petizione online

«Raccogliamo le firme per portare in parlamento italiano ed europeo una petizione per togliere questa tassa iniqua e vessatoria»

capannone camporosso
- Foto d'Archivio

Imperia. «Ci sono numerosi capannoni, edifici, serre ed altro, fatiscenti, sfitti, che non si riescono a vendere o ad affittare perché il costo della ristrutturazione richiederebbe una spesa superiore al ricavato dell’eventuale affitto o vendita. I vari Piani del Governo del territorio, hanno penalizzato la riconversione o l’ utilizzo degli stessi, facendo perdere il loro valore nel tempo, creando così un circolo vizioso da cui non si riesce ad uscire.

Troviamo vergognoso che si paghi una tassa su un bene che non dà nessuna rendita, perché improduttivo, portando i proprietari, in un momento di crisi economica, a sborsare delle tasse che incidono notevolmente su un budget familiare, messo già a dura prova.

Vorremmo portare l’attenzione sul termine patrimonio, che deriva dall’unione di due parti latine: pater (padre) e munus (dovere), ovvero il patrimonio è il dovere del padre di lasciare ai figli, ciò che gli appartiene. In molti casi tali beni derivano da un patrimonio immobiliare ereditato dai figli già in cattivo stato. E allora, non possiamo parlare di un bene fruttifero ma piuttosto di una passività, cioè di un debito.

Se poi non si riesce a venderlo o ad affittarlo nelle condizioni di sicurezza che le norme italiane ed europee impongono, il rischio di impoverire ulteriormente gli eredi è grande. Non solo! E’ facile essere soggetti a forti speculazioni, a lobby di paese, a mafie che fiutano l’ affare su un bene che perde continuamente valore. Questa è una realtà più diffusa di quanto si pensi.

Allora ci mobilitiamo e raccogliamo le firme per portare in parlamento italiano ed europeo una petizione per togliere questa tassa iniqua e vessatoria» – dice G. Rita Allievi prima firmataria.

Questo è il link per accedere e firmare la petizione: http://chng.it/vwpbSbqZ (si prega di mettere nome e cognome sulla petizione, altrimenti la stessa non è valida al fine della presentazione al Parlamento Italiano).

 

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