Sanremo ricontratta i mutui con Cdp e Banca Carige e si porta in cassa 2,3 milioni per l’emergenza

15 maggio 2020 | 19:52
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Sanremo ricontratta i mutui con Cdp e Banca Carige e si porta in cassa 2,3 milioni per l’emergenza
Sanremo ricontratta i mutui con Cdp e Banca Carige e si porta in cassa 2,3 milioni per l’emergenza
Sanremo ricontratta i mutui con Cdp e Banca Carige e si porta in cassa 2,3 milioni per l’emergenza

E’ l’unico Comune della provincia ad averlo fatto. Le scadenze posticipate di 40 anni

Sanremo. Un tesoretto di 2,3 milioni di euro disponibile per le prossime variazioni di bilancio, ottenuto grazie alla ricontrattazione di oltre cento mutui. A riuscire nell’impresa di crearlo “dal nulla”, unico Comune della provincia, è stata l’amministrazione Biancheri che oggi ha approvato in giunta due distinte delibere in proposito.

L’operazione che porterà in cassa una consistente e quanto mai necessaria liquidità, in questi tempi d’emergenza economica, si è resa possibile grazie da una parte al norme contenute nel decreto Cura Italia e dall’altra dall’azione dell’ufficio ragioneria di Palazzo Bellevue. Quest’ultimo, su input della dirigente Cinzia Barillà, aveva spinto nelle scorse settimane affinché il consiglio comunale approvasse il bilancio previsionale (approvazione avvenuta nell’ultima seduta del parlamentino mauziano tra le polemiche delle opposizioni). Così facendo – Sanremo è stato l’unico ente locale ad avere votato il bilancio previsionale nell’Imperiese – il Comune ha potuto sbloccare la ricontrattazione dei mutui e avvantaggiarsi delle misure del governo: posticipandone le scadenze e rivendendone i tassi di interesse.

«E’ una vera e propria boccata d’ossigeno per le casse del nostro Comune, commenta l’assessore al Bilancio Massimo Rossano. Approvando questo pomeriggio l’accordo quadro tra sistema bancario e enti locali voluto da Anci, il nostro municipio sarà l’unico della provincia a poter beneficiare di un consistente risparmio immediato sui costi dei mutui. Il risparmio è quantificabile in 2 milioni e 300 mila euro per l’anno in corso, risorse spendibili nelle prossime variazioni di bilancio. Il risultato è stato possibile da una parte dall’intervenuta contrazione dei tassi di interesse e dall’altra dall’allungamento delle scadenze dei mutui che sono stati posticipati, in media, di 40 anni.

Vorrei ringraziare – continua Rossano – la dirigente del settore Finanze Cinzia Barillà senza la quale, indubbiamente, oggi non saremmo l’unico ente della provincia di Imperia ad aver approvato il bilancio preventivo. Passo che ci ha permesso di siglare oggi l’accordo quadro».

Anche se alla fine il conto economico vedrà la Città dei Fiori spendere di più di quanto attualmente ipotizzato, stando alle parole dell’assessore al Bilancio: «I benefici sui conti del Comune e sul bilancio triennale sono di gran lunga superiori ai costi totali indicizzati alla data di scadenza dei prestiti».