Sanremo, recupero scuole Pascoli e aule nel mercato dei fiori. Slitta al 2021 la fine dei lavori
Per gli alunni delle medie il rientro in classe avverrà nei moduli abitativi del Sud Est, in corso trattative con la ditta per l’affitto
Sanremo. Sarà il 2021 l’anno del parziale ritorno alla normalità per gli alunni delle scuole Pascoli, “sfrattati” bruscamente alla vigilia della ripresa delle lezioni lo scorso anno, causa inagibilità dell’edificio di corso Cavallotti, e ricollocati in parte nei moduli abitativi sulla passeggiata del Sud Est e in parte nei plessi di altri istituti in quel di Taggia?
La risposta dovrebbe essere sì, salvo ulteriori complicazioni. Quel che ormai si può dare per certo è lo slittamento di sei mesi rispetto alle iniziali ipotesi di ritorno in classe anti emergenza coronavirus. A fronte della ripresa dei lavori di messa in sicurezza del primo e secondo piano dell’edificio di corso Cavallotti, nel quale sono destinati a tornare, a gennaio 2021, gli alunni delle medie, il Comune deve correre per riuscire a completare le aule in corso di realizzazione presso il mercato dei fiori di Valle Armea che dovranno accogliere gli studenti delle Commerciali.
Questo secondo lotto di lavori viene finanziato con un mutuo (al quale co-partecipa la Regione Liguria) attualmente in corso di istruttoria. Prima di poterlo richiedere, l’amministrazione Biancheri doveva portare in approvazione il bilancio di previsione, fatto accaduto nell’ultima seduta del consiglio comunale.
Un segnale positivo per le povere casse di Palazzo Bellevue, sul fronte delle scuole medie, è dato dalla possibilità che l’amministrazione riesca a strappare una forma di compensazione sulle spese di noleggio dei prefabbricati dislocati al Sud Est. L’interruzione improvvisa dell’anno scolastico a causa del Covid-19 ha creato un vuoto di 3/4 mesi di occupazione, senza benefici per il Comune che sostanzialmente non ne ha potuto usufruire. Un accordo che permetta di compensare questi mesi di mancato utilizzo con una proroga dell’affitto dei moduli fino dicembre 2020, è in discussione tra il municipio e la ditta proprietaria delle strutture mobili. La speranza è di riuscire a chiuderlo, visto che fu solo grazie all’intervento della benefattrice monegasca Elena Sivoldaeva che la Città dei Fiori trovò le risorse per sistemare i moduli in tempo utile per il suono della prima campanella.