Sanremo, da sabato 23 maggio riprende la santa messa alla cappella dell’ospedale Borea

Il Santo Rosario inizierà alle 15.30
Sanremo. Da sabato 23 maggio alle 16 riprenderà la celebrazione della Santa Messa con la presenza dei fedeli, presso la Cappella dedicata a S. Francesco d’Assisi all’ospedale Borea. Il Santo Rosario inizierà alle 15.30.
Durante questi mesi di sofferenza, causata dalla pandemia, i cappellani del Borea sono stati sempre presenti in ospedale: hanno pregato costantemente per gli ammalati, hanno benedetto i defunti e dalla cappella, ogni giorno, hanno impartito l’assoluzione generale destinata ai pazienti in pericolo di vita che non potevano essere raggiunti (specialmente i ricoverati presso i reparti Covid-19, terapia intensiva e pronto soccorso).
Insieme all’assoluzione generale è stata concessa l’indulgenza plenaria “in articulo mortis”. Il responsabile della cappellania S. Francesco d’ Assisi, don Giuseppe Puglisi, si è reso disponibile ogni giorno per accogliere il personale ospedaliero assicurando una parola di speranza verso ciascuno.
«La chiesa è stata sanificata e sono state prese tutte le precauzioni suggerite dal vescovo Antonio Suetta e dal protocollo stabilito tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo. Proprio San Francesco d’Assisi, grazie alla costante meditazione sulla Passione del Signore riuscì a comprendere il dolore degli altri e ad essere loro vicino. Nei malati San Francesco rivedeva il Cristo sofferente. La memoria del dolore del Signore lo spinse anche verso i lebbrosi, coloro cioè che nella società del tempo rappresentavano l’aspetto più ripugnante e repellente; questa stessa memoria lo rese attento a coloro che soffrivano per ogni tipo di infermità o di penuria.
Chiediamo l’intercessione di San Francesco d’Assisi perché continui a proteggerci e a farci vivere nella pace di chi confida nel disegno provvidente del Signore. In questo tempo spesso abbiamo sentito ripetere da molti: «Tutto andrà bene!». Queste parole di incoraggiamento sono reali, perché sostenute da una profonda convinzione: siamo in buone mani, siamo nelle mani di Dio!» – fanno sapere i cappellani del Borea.