Sanremese Calcio vittima dei ritardi del Comune, Barillà attacca: «Annullare affidamento di Pian di Poma»
Questa mattina l’incontro tra il dirigente sportivo e il segretario comunale Tommaso La Mendola
Sanremo. Anche se il calcio si è fermato a causa dell’emergenza Covid-19, l’ex presidente della Sanremese Carlo Barillà torna alla carica e accusa il Comune di averla fatta grossa “dimenticandosi” di far firmare il contratto di gestione per i campi di Pian di Poma entro i termini di legge alla Sanremese Calcio, risultata vincitrice dell’appalto per la concessione dell’impianto sportivo aggiudicato nell’agosto 2018.
Noto per la sua verve polemica e le sue battaglie in punta di diritto, Barillà è stato ricevuto questa mattina dal segretario generale Tommaso La Mendola, dopo mesi di carte bollate e denunce che sono passate dallo studio legale che tutela gli interessi delle associazioni sportive rappresentate dall’ex volto noto dello sport locale (Golden, Sanremo 2000 e Carlin’s Boys) e Palazzo Bellevue. Barillà, oltre alle accuse, rivolte in particolare agli uffici del municipio che hanno gestito l’appalto in questione, chiede che il dirigente del settore Lavori Pubblici Danilo Burastero proceda all’annullamento dell’affidamento del 2018, dando in concessione i campi da calcio di Pian di Poma (dove si allena il settore giovanile biancazzurro) ai secondi classificati, quindi proprio le associazioni rappresentate dallo storico dirigente sportivo matuziano.
«Questo in virtù – spiega l’avvocato Bettazzi in una missiva indirizzata a Palazzo Bellevue – della violazione 32 comma 8 del codice degli appalti, che obbliga nel termine di 60 giorni alla stipula del contratto di concessione dal momento dell’apertura delle buste. Tutto ciò costituisce qualcosa di inaccettabile da parte di chi, arrivato secondo nella graduatoria della gara, vede costantemente violati i principi di imparzialità, efficienza e buona amministrazione che dovrebbero ispirare l’azione del Comune».
«La Sanremese potrebbe essere una vittima di questa situazione, visto che le mancanze del Comune provocheranno, secondo noi, la decadenza dell’affidamento in essere, spiega Barillà. Io ritengo che la colpa sia del municipio: forse l’ufficio che ha gestito questa procedura è impegnato in altre pratiche e ha perso di vista le cose. Il sindaco dovrebbe prendere atto di come vengono gestite le cose nel Comune da lui amministrato».
«Se non ci hanno ancora convocato per firmare il contratto, ci chiamerannospiegano dalla Sanremese chiamata in causa dalle dichiarazioni di Barillà. Noi siamo andati avanti e abbiamo saldato i canoni dovuti al Comune. Siamo fiduciosi che presto, finita l’emergenza sanitaria, saremo chiamati per firmare il contratto visto che come società siamo in regola, avendo lasciato le strutture in ordine, pagato i canoni e presentato le fidejussioni».