Il caso

Passeur gli ruba l’auto e la porta in Francia: per riaverla deve pagare

Le autorità francesi non hanno avvisato il proprietario, costretto a sborsare quasi 400 euro tra carroattrezzi e garage

vincenzo Filiberto

Ventimiglia. Un passeur gli ruba l’auto a Roverino, la polizia francese la ritrova ma non lo avvisa, e quando viene a sapere dove è parcheggiata gli chiedono quasi 400 euro per riaverla. Se non fosse vero, quello che è successo a Vincenzo Filiberto, 64enne residente a Ventimiglia, sembrerebbe una puntata di “Scherzi a parte”: programma in cui gli autori si accordavano con dei complici per fare degli scherzi ai malcapitati.

Invece è successo realmente e lo dimostrano le carte. E’ la mattina del 20 marzo scorso, quando Filiberto si presenta nella caserma dei carabinieri per denunciare il furto della propria autovettura, una Peugeot 106 cinque porte di colore rosso, che era regolarmente parcheggiata in corso Limone Piemonte, poco lontano dall’abitazione dell’uomo. «L’auto è vecchissima, non vale nulla – racconta Vincenzo Filiberto – La uso per dei lavori in campagna. Essendo dotata di un dispositivo di localizzazione, attraverso la mia assicurazione sono riuscito a sapere che era a Mentone».

In effetti, come il legittimo proprietario scoprirà più tardi, a rubare l’auto, nella notte tra il 19 e il 20 marzo scorsi, era stato un passeur clandestino, arrestato dalla polizia francese nei pressi di Garavan. Da quel momento la vettura viene spostata prima nei pressi del valico di frontiera di Ponte San Luigi, versante francese, dove resta alcuni giorni a disposizione della magistratura d’oltralpe, poi il 26 marzo, nel Garage de l’Autoroute in Val du Carei a Mentone. Nessuno, però, avvisa Filiberto che resta quasi un mese senza sapere nulla della propria auto.

La svolta. «Ho un parente che lavora a Mentone come meccanico – dice l’uomo -. Tramite il suo titolare è riuscito a contattare i garage della città e a chiedere se la polizia avesse portato la mia auto. Solo così ho saputo dove si trovava». Ma non è tutto. Quando Filiberto è andato a Mentone per tornare in possesso della propria vettura, il proprietario del garage gli ha chiesto il conto, presentandogli una fattura da 387,47 euro. «Mi sono sentito derubato due volte – dichiara -. Ho pagato, perché con l’auto ci lavoro, ma la cifra era superiore al suo valore. Se la polizia mi avesse avvisato subito, avrei evitato di spendere tutti quei soldi. Tra l’altro mi hanno pure detto che se non fossi andato a prendermela nel giro di un altro mese, l’avrebbero demolita». Un paradosso se si pensa che nessuno lo aveva avvisato del ritrovamento della Peugeot.

«Quando la polizia ha concluso le indagini avrebbe dovuto chiamarmi, ma non lo ha fatto», dice Filiberto, che oggi chiede giustizia per quanto gli è successo. Vittima due volte, prima per il furto commesso dal passeur e poi per la “dimenticanza” delle autorità francesi.

commenta