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Mercato di Oneglia, ambulanti e commercianti contrari al trasloco dei banchi sul porto

23 maggio 2020 | 11:59
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Appello al Comune affinché ritorni sui propri passi

Imperia. Mattinata di protesta tra i banchi alimentari del mercato di Oneglia, per la decisione di Palazzo civico di spostare le bancarelle nella nuova location a ridosso del porto. Alle rimostranze degli ambulanti si sono unite quelle dei commercianti della zona, in particolare locali pubblici, che temono un ulteriore ridimensionamento degli incassi.

Ogni banco esponeva un cartello di rimostranze verso l’amministrazione guidata da Claudio Scajola. A guidare la pattuglia dei contrari Renato Giraudo che ha parlato a nome di Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio. Nel mirino, in particolare, il sondaggio telefonico attraverso il quale il Comune, raggiungendo una percentuale ritenuta troppo bassa di cittadini ha chiesto agli imperiesi se preferivano l’allungamento del mercato al centro di Oneglia (che avrebbe comportato la pedonalizzazione di via Bonfante e la conseguente sparizione dei parcheggi) oppure il trasloco sul porto.

In rappresentanza dei commercianti onegliesi hanno preso la parola Lalla Cicciotti di Madama Dorè, il tabaccaio Marco Alessio, Maria Grazia Battaglia del Bar Baraonda e Paolo Sapiolo del Bar M2. 

«Si è trattato di  decisione unilaterale da parte  da parte del Comune. Siamo stati presi in giro noi ma anche la cittadinanza, molta gente ha ricevuto la telefonata due, tre o quattro volte. E’ stato interpellato l’1,75 per cento  della popolazione. Mi sembrano dati molto bassi. Chi conosce i mercati sa che è sempre uno scambio e di unione con i negozi. Noi arriviamo da una situazione molto grave già prima del coronavirus. L’amministrazione invece di darci una mano ce le taglia», ha dichiarato Renato Giraudo.