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L’imperiese Giovanni Musso eletto presidente nazionale di Fidas

31 maggio 2020 | 09:49
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L’imperiese Giovanni Musso eletto presidente nazionale di Fidas

Avvocato cresciuto nel mondo del volontariato, dal 1995 (quando era un giovane studente Universitario) fa parte di FIDAS Imperia

Imperia. Nel corso dell’assemblea elettiva della FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) il 30 maggio, Giovanni Musso di FIDAS Imperia, è stato nominato Presidente nazionale della Federazione.

Non è il primo incarico a livello nazionale per Musso, che dopo aver ricoperto il ruolo di Consigliere Nazionale negli anni 2006/2009, e di segretario amministrativo nazionale negli anni 2012/2016, è stato scelto nell’ultimo Consiglio Direttivo (2016-2020) quale Vicepresidente. Nell’ultimo incarico Giovanni Musso ha avuto il compito di affiancare il presidente nazionale nelle Regioni del Nord Ovest d’Italia. Tale circoscrizione della FIDAS, comprende le Regioni: Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta che con un totale di 23 associazioni e 243 sezioni di donatori di sangue, coinvolgono più di 116.160 donatori iscritti.

Musso, avvocato cresciuto nel mondo del volontariato, dal 1995 (quando era un giovane studente Universitario) fa parte di FIDAS Imperia, associazione che con i suoi 10.000 donatori di sangue ed emocomponenti, contribuisce all’autosufficienza provinciale.

“Vi ringrazio per la fiducia che mi avete espresso – afferma Giovanni Musso, neoeletto Presidente Nazionale FIDAS, rivolgendosi in videoconferenza all’Assemblea elettiva FIDAS – ringrazio tutti i delegati che oggi hanno dato un senso di unità della FIDAS con la loro presenza. Il cambiamento dovrebbe avvenire gradualmente o come frutto di programmazione e non a seguito di un incidente o di un evento traumatico. Purtroppo il cambiamento in FIDAS è avvenuto a seguito di un grave lutto, la scomparsa di Aldo Ozino Caligaris, che è stata per la FIDAS un grosso
dramma.

Abbiamo perso un grandissimo Presidente, un uomo insostituibile che ha profondamente segnato di sé la storia della FIDAS e del Volontariato del sangue in Italia. Intendiamo però fare nostra la sua lezione, ed operare nel rispetto di una tradizione tanto autorevole, con responsabilità e serietà. Dobbiamo dimostrare che la FIDAS c’è, che siamo pronti
ad affrontare le sfide del futuro nel segno della continuità. Questo nuovo Consiglio Direttivo si impegnerà per affrontare al meglio le sfide che il sistema trasfusionale, i donatori e soprattutto coloro che hanno bisogno del sangue e degli emocomponenti donati, ci chiedono di affrontare e vincere”.