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Indennità Covid-19, Nursign Up Liguria: «Primo risultato nella trattativa con la Regione»

7 maggio 2020 | 15:51
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Indennità Covid-19, Nursign Up Liguria: «Primo risultato nella trattativa con la Regione»

La proposta del sindacato chiedeva di mettere a disposizione delle varie aziende sanitarie le risorse per l’incremento dei fondi

Genova. Un primo importante risultato propedeutico al riconoscimento delle indennità previste dal CCNL vigente al personale impegnato nella lotta al coronavirus è stato raggiunto questa mattina nella trattativa con la Regione. È stata infatti accolta la prima parte della proposta inviata alla Regione dal Nursign Up Liguria il 24 aprile scorso, in cui il sindacato chiedeva di mettere a disposizione delle varie aziende sanitarie le risorse per l’incremento dei fondi (così come previsto dal Decreto Legge 17 marzo 2020, n°18) di circa 6.726000 euro. Ciò permetterà alle aziende sanitarie di poter riconoscere le varie indennità (infettiva ed intensiva), anche cumulate tra loro, al personale che ha operato in reparti Covid-19.

«Siamo soddisfatti di questo primo risultato – commenta Enrico Boccone, segretario regionale Nursing Up – siamo infatti riusciti a scongiurare la possibilità che queste risorse, che hanno una destinazione precisa, venissero utilizzate per vari Bonus, così come accaduto in altre regioni. In questo modo le varie aziende riusciranno a pagare gli straordinari effettuati e nello stesso tempo, si potranno riconoscere le varie indennità.

Chiuso questo capitolo, si aprirà la discussione legata al riconoscimento di una premialità aggiuntiva, con risorse che andranno individuate dalla Regione, ricorrendo anche a quelle che arriveranno dal Governo. Su questa partita, ribadiamo la nostra posizione: non si deve parlare di premialità legata all’incremento delle attività, ma di parziale risarcimento legato soprattutto all’esposizione al virus ed a tutte le problematiche conseguenti.

Ci auguriamo che non si voglia dare “un contentino a pioggia”, ma un segnale forte per ringraziare concretamente chi, a rischio della propria vita, ha operato con un elevato spirito di sacrificio e di civico servizio, in condizioni, oggettivamente, davvero difficili».