Dall’imprecazione in diretta al consigliere ghostbusters, il primo consiglio comunale di Sanremo in videoconferenza è da brividi
Tematiche di primaria importanza all’ordine del giorno. Lo streaming stronca le polemiche
Sanremo. C’è a chi è scappata un’imprecazione in diretta e chi si è presentato davanti al pc con mascherina e guanti come se il coronavirus potesse trasmettersi anche via streaming… Il primo consiglio comunale in videoconferenza della storia della Città dei Fiori, che si è svolto ieri, ha riservato uno spettacolo a tratti agghiacciante.
A fare la gaffe peggiore è stato il capogruppo di Forza Italia Simone Baggioli che durante l’intervento di un collega dell’opposizione (dopo circa 3 ore e 23 minuti di trasmissione), è finito suo malgrado inquadrato dal sistema automatico che gestisce il consiglio online – il programma Zoom – e al telefono con un famigliare si è lasciato andare, commentando le lungaggini della discussione, a un’imprecazione da scomunica.
Al secondo posto si è classificato il consigliere di maggioranza Umberto Bellini che si è presentato a Palazzo Bellevue per partecipare al consiglio vestito da ” ghostbusters”. «Sembro appena uscito dal film», ha esordito nel suo intervento. Tuta antisettica, mascherina e guanti, indossati stoicamente per ore e ore di durata dell’assise pubblica. Che cuore. Bellini, al contrario del suo collega della minoranza, si può anche comprendere: vista l’età non più giovanissima, è bene che prenda tutte le precauzioni del caso. Se poi nella frazione in cui risiede internet non arriva, la colpa non è certo sua.
A incappare nelle trappole del web è stato anche il primo cittadino. Poco dopo aver iniziato il suo atteso discorso, Biancheri ha dovuto dire arrivederci alla webcam e al microfono. Il sindaco è stato costretto a passare la parola e trasferirsi nel frattempo in un’altra stanza per ricollegarsi alla diretta.
Il resto della seduta, nella quale si è approvato il bilancio, è stata costernata di altre piccole pecche di regia, nonostante le tematiche fossero di primaria importanza, visto che si è trattato del primo Consiglio dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Consiglieri che parlano ma la voce si sente a scatti, consiglieri che parlano mentre di loro si vedono solo occhi e capelli perché la webcam è orientata sfortunatamente verso il soffitto.
L’unico elemento positivo dell’esperienza della videoconferenza è stata la quasi totale assenza di scontri verbali e polemiche accese, quelle in cui dopo un certo punto nessuno tra il pubblico capisce più niente. Il dover parlare uno per volta ha favorito l’educazione.
Un aspetto rincuorante visto la mole di gaffe (ma forse neanche troppo) è il dato legato ai cittadini connessi e che hanno seguito il dibattito: secondo i dati del canale ufficiale del municipio, la media è di 30 persone in diretta su una base di qualche decina di migliaia di abitanti. Si può concludere che nonostante lo “spettacolo” non sia stato dei migliori, a vincere il premio speciale giuria per il disinteresse assordante è ancora una volta la scarsa vena partecipativa dei cittadini agli affari della cosa pubblica.