Coronavirus, sì a trial ed enduro, ma tra le Faq della Regione Liguria spunta l’uso delle boe per chi nuota in mare



Sulla barca in due sì, ma solo se si ha la stessa residenza. Non basta essere conviventi
Genova. Quando si nuota in mare bisogna segnalarlo con una boa, esattamente come fanno i sub, che però utilizzano sistemi di segnalamento non essendo visibili né da terra né da eventuali imbarcazioni. A differenza dei bagnanti, che invece (solitamente) quando nuotano si vedono e anche bene. Non è uno scherzo, e nemmeno una fake news. E’ quanto chiarito dalle FAQ che la Regione Liguria ha scritto per chiarire la propria ordinanza regionale.
Alla domanda: «Quando nuoto per attività motoria devo segnalare la mia presenza utilizzando i medesimi segnalamenti marittimi previsti per l’attività subacquea anche quando tale attività viene svolta entro i 200 metri dalle spiagge o i 100 metri dalle coste a picco o scogliere?», segue la risposta: «Sì, in quanto i termini temporali relativi alla stagione balneare sono stati temporaneamente sospesi. Vigono, pertanto, le disposizioni sull’uso del mare previste per il periodo invernale». Ergo, se nuoto e dunque compio attività motoria, devo munirmi di boa e segnalare la mia presenza visto che, non essendo aperta la stagione balneare, non ci sono ancora le boe di segnalamento a 200 metri da riva (o 100 dalle scogliere).
Ma non è tutto. Se si ha la fortuna di avere in barca e si vuole fare un’uscita in mare aperto con la propria famiglia, bisogna prima decidere chi lasciare a casa. Perché come previsto dall’ordinanza n. 25/2020 l’uscita in mare è consentito per un massimo di due persone che siano residenti nella stessa abitazione. Marito e moglie con uno o più figli dovranno dunque fare a turno per una gita in barca.
Va male ai conviventi, che magari non hanno ancora regolarizzato la propria posizione cambiando la residenza. Alla domanda: «Posso uscire in barca con una persona con la quale convivo (stesso domicilio) pur avendo diversa residenza?», segue la risposta: «No, l’Ordinanza n. 25/2020 della Regione Liguria prevede al momento tale possibilità per persone aventi stessa residenza».
Attenzione poi a non superare i confini regionali, neanche quelli acquatici. «Quando esco con la mia barca, posso sconfinare nelle acque prospicienti la costa della Toscana senza toccare terra?», si legge tra le FAQ. E la risposta: «No, in quanto l’Ordinanza 25/2020 trova applicazione solo per il territorio ligure e le acque prospicienti le coste toscane ricadono nella giurisdizione di altra regione».
Va meglio agli appassionati delle due ruote: tra le attività motorie consentite in forma individuale, oltre a quelle elencate nel testo dell’ordinanza (mtb, tennis, corsa, bicicletta) rientrano infatti anche enduro, trial, motorally.
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