Coronavirus, Salvatore (M5s Liguria): «Preparare il privato a sostegno della salute, ma Regione dice no»
«Amarezza nel constatare che in Consiglio regionale ancora una volta si antepone la propaganda politica della maggioranza ai risultati per i cittadini»
Genova.«L’emergenza della pandemia che ha colpito tutto il mondo compresa la nostra regione è notevolmente calata ma questo non deve farci abbassare la guardia – spiega Alice Salvatore, capogruppo MoVimento 5 Stelle in Liguria – e dimenticare i difficili e tragici giorni che abbiamo passato».
«Si è reso evidente il grave danno che la gestione della sanità pubblica degli ultimi anni ha creato ai cittadini, la mancanza di sistemi adeguati di apparati e personale è stato una delle parti fondamentali della grave crisi che abbiamo dovuto sopportare in questi giorni. Tutte le strutture sanitarie private non sono state utilizzate ne hanno potuto dare sollievo ad un sistema sanitario pubblico in deficit.
Sarebbe stato invece assolutamente necessario che tutte quelle strutture private che ogni giorno lavorano in collaborazione con la sanità pubblica fossero messe a disposizione dell’emergenza, soprattutto il personale medico che poteva così dare ossigeno ai tanti operatori sanitari che sono stati schiacciati dalla situazione» – dice.
«Il decreto Cura Italia – spiega Salvatore – prevede per tutte le regioni la possibilità di istituire accordi con tutte queste strutture per farle collaborare in caso di necessità. È proprio ora quando l’emergenza allenta il suo morso che bisogna preparare tutto per una eventuale nuova emergenza – che tutti ovviamente ci auguriamo non avvenga mai – ma che abbiamo imparato sulla nostra pelle, e sulla pelle delle persone che ci hanno lasciato, che non va assolutamente sottovalutata».
«È per questo motivo che presento in Consiglio regionale un ordine del giorno su questa situazione e specificatamente per ottenere un impegno del presidente della giunta regionale per richiedere agli istituti privati, accreditati e non, di mettere a disposizione il personale sanitario in servizio nonché le apparecchiature presenti nelle suddette strutture per impiegarli all’interno delle strutture ospedaliere e a richiedere inoltre di mettere a disposizione i locali per ricavare altri posti letto fondamentali per l’emergenza, tenuto conto della carenza di posti letto per i malati, e a mettere a disposizione gli istituti privati anche per le quarantene e il soggiorno dei soggetti maggiormente a rischio e potenziali vettori di contagio per vicini e familiari» – afferma.
«Amarezza – conclude la Salvatore – nel constatare che in Consiglio regionale ancora una volta si antepone la propaganda politica della maggioranza ai risultati per i cittadini. Ma cosa ancora più grave, nella risposta negativa l’assessore Viale parla e discute di test sierologici, mentre l’ordine del giorno parla di tamponi, cosa completamente diversa. L’approssimazione e ignoranza del campo che dovrebbe guidare è agghiacciante».