Coronavirus, prendere il sole e fare il bagno non è per tutti: a Imperia l’accesso alle spiagge è a macchia di leopardo
Ecco come i sindaci interpretano il dpcm del premier Conte
Imperia. Fare il bagno al mare o prendere il sole in spiaggia si può? Sì, ma non dappertutto. Le decisioni prese dai singoli Comuni della provincia di Imperia, e convalidate dalle ordinanze dei rispettivi sindaci, hanno creato una sorta di mappa dove gli accessi al litorale sono a macchia di leopardo. Accedere o meno alla spiaggia, per la classica tintarella o per farsi un tuffo, non è dunque per tutti ma dipende dall’interpretazione che i vari sindaci hanno dato all’ultimo dpcm del premier Conte in mancanza di linea guida comprensibili in modo univoco.
Partendo da Ventimiglia, la nuova ordinanza a firma del sindaco Gaetano Scullino prevede l’apertura a tutti delle spiagge per passeggiare, prendere il sole, fare il bagno e fare sport. Si può stare in spiaggia anche senza mascherina, «purché la distanza tra i fruitori – si legge – non sia inferiore a metri due, salvo che gli stessi non siano residenti e/o dimoranti nella stessa abitazione».
Accesso libero anche a Camporosso e Vallecrosia. «Lasciamo chiuse le aree giochi sia di piazza d’Armi che del centro storico – spiega il sindaco di Camporosso Davide Gibelli – Per le spiagge, invece, non sono previste restrizioni. Resta comunque obbligatorio adottare tutte le misure di prevenzione in vigore». In pratica basta evitare di creare assembramenti, rispettando le distanze.
Stesso discorso vale per Vallecrosia, come spiega il sindaco Armando Biasi: «In spiaggia potrà andare chi lo desidera, per perdere il sole, fare il bagno, praticare sport individualmente o pescare». Alla base della decisione del sindaco, c’è un semplice ragionamento: «Se la direzione è quella di autorizzare le persone a fare una passeggiata, allora tanto vale estenderla alla spiaggia: in questo modo si creano spazi più grandi e le possibilità di creare assembramenti diminuiscono». Questo vale ovviamente per l’oggi, mancano ancora, da parte del Governo, le linee guida per la stagione balneare: «A quel punto dovrò regolamentare spiaggia e accessi – dichiara Biasi – Al momento, però, diamo anche alle famiglie la possibilità di accedere in spiaggia, visto che i parchi giochi sono chiusi, mamme e papà potranno portare i bambini a giocare sul litorale».
Non la pensano così i sindaci di Sanremo, Alberto Biancheri, e Arma di Taggia, Mario Conio. In entrambi i Comuni bagni al mare e tintarella sono (quasi) off limits. A Sanremo, infatti, permane il divieto di accesso alle spiagge, salvo che per le attività sportive acquatiche individuali consentite: di queste fa parte anche il nuoto. E’ quindi consentito farsi una nuotata in mare, ma non si può stare troppo in spiaggia per evitare assembramenti. Peggio ancora a Taggia, dove è vietato anche il tuffo: «Credetemi – spiega il sindaco Mario Conio – non sono né impazzito né un sadico torturatore dei miei concittadini, semplicemente intendo muovermi con prudenza, ma al contempo permettere di fare ciò che oggi è possibile in sicurezza. Ci sarà anche un tempo per poter fare il bagno e prendere il sole, oggi non è ancora il momento». Al momento potranno accedere alla spiaggia solo, si legge nell’ordinanza «i titolari delle concessioni demaniali o loro incaricati per lo svolgimento delle attività di allestimento degli stabilimenti balneari ai sensi della normativa vigente». Sì anche a sport acquatici e pesca.
Niente tuffi neanche a Riva Ligure. Lo stabilisce l’ordinanza del sindaco Giorgio Giuffra: «Sono interdetti – si legge – l’accesso e la permanenza sugli arenili, ad esclusione: dei titolari delle concessioni demaniali marittime e/o loro incaricati per lo svolgimento di lavorazioni consentite ai sensi della normativa vigente nell’ambito dell’area in concessione, e nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, con specifico riferimento alle regole anticontagio da SARS-CoV2». E’ però consentito, a residenti o abitualmente domiciliati nel comune di Riva «svolgere in forma individuale, nel rispetto del distanziamento sociale e delle normative vigenti, pesca ricreativa in mare, limitatamente al tempo necessario al transito per raggiungere moli e pennelli; resta esclusa ogni possibilità di permanenza sull’arenile oltre il transito funzionale all’esercizio dell’attività ricreativa in mare da svolgersi su moli e pennelli».
Spiagge e scogliere aperte a tutti a Imperia, così come sono aperti giardini e parchi pubblici. «L’apertura delle suddette aree – precisa l’ordinanza a firma del sindaco Claudio Scajola – è consentita a condizione che venga rispettato il divieto di assembramento ed il distanziamento interpersonale di almeno un metro».
Bordighera sta invece valutando il da farsi. Al momento, spiega il sindaco Vittorio Ingenito, il comune «si attiene a quanto prescritto dal dpcm, dunque non c’è la possibilità di stare sulle spiagge. E’ possibile invece svolgere le attività sportive acquatiche e la pesca, ma restiamo in attesa di ulteriori chiarimenti da parte del ministero».