Coronavirus, l’annuncio di Toti: «100 milioni di euro per far ripartire la Liguria»
«Chiediamo al governo di poter aprire alcune attività già l’11 maggio»
Genova. «Abbiamo predisposto un provvedimento corale per venire incontro alle principali esigenze e ai bisogni dell’economia. Un provvedimento che vale oltre 100milioni di euro. Non sono soldi a pioggia, ma finanziamenti mirati per il turismo, per le imprese di tutte le dimensioni, per corsi specializzati». Lo ha annunciato il governatore Giovanni Toti, prima di lasciare la parola agli assessori regionali per i dettagli.
Toti ha inoltre dichiarato che sta lavorando, insieme alla sua giunta e ai rappresentanti di categoria, per chiedere al Governo di anticipare le aperture di alcune attività l’11 maggio e non il 18 come previsto dal governo centrale. «Chiediamo che sia data alle Regioni la possibilità di legiferare per i rispettivi territori, se così non sarà sentiremo lesi i nostri diritti».
A spiegare nel dettaglio la manovra economica è stato l’assessore regionale Andrea Benveduti: «Abbiamo bilanciato i nostri interventi tra interventi a fondo perduto, finanziamento e partecipazioni. Più o meno il bilanciamento è del 50 e 50».
Per quanto riguarda i finanziamenti, ricorda l’assessore: «Sono già stati attivati 46 milioni di euro. La prima cosa che abbiamo fatto è il fondo garanzia, sull’esperienza del ponte Morandi. Le prime somme sono già state erogate. E’ un fondo molto ampio, la settimana scorsa abbiamo anche deliberato un allargamento della platea dei possibili percettori di questi fondi, ha un taglio mediamente piccolo, dai 10 ai 30mila euro, perché si tratta di un fondo destinato a supportare il mondo delle micro, piccole e medio-piccole imprese».
Commercio ambulante.«Un fondo è stato destinato al commercio ambulante, che è un settore molto fragile – ha detto Benveduti – Anche questo attivo. Sono 700mila euro, e vengono erogati finanziamenti da 5mila a 35mila euro ciascuno».
Fondo perduto. «In questo momento storico è sbagliato pensare di indebitare gli indebitati. In questo momento ci vuole una significativa iniezione di moneta non a debito – dichiara l’assessore -. Ci siamo mossi in particolari in due grandi filoni. Uno è volto ad aumentare la dotazione di tecnologia del mondo delle micro, piccole e medio-piccole aziende». Si tratta di un bando a fondo perduto che finanzia al 60 per cento l’acquisto di qualsiasi strumento informatico e di comunicazione nonché dei relativi programmi. «Lo scopo principale è quello di supportare lo smart-working. Ogni contributo avrà un importo massimo di 5mila euro».
Sanificazione. Un secondo bando da 10milioni di euro a fondo perduto al 60 per cento riguarda interventi di “sanificazione”. «Per coprire tutte le spese legate al mondo Covid – spiega Benveduti – Che vanno dai banali acquisti di mascherine e prodotti di sanificazione e vanno poi a coprire le realtà più importanti di acquisto e di spesa, come magari la ristrutturazione di alcuni ambienti, il rifacimento dell’aria condizionata, o acquisti di cose più impegnative dal punto di vista finanziario».
Fondo garanzia. «Abbiamo previsto che la parte non coperta dal fondo perduto possa venire coperta dal finanziamento: quindi per l’imprenditore, per l’esercente, a tempo zero l’esborso di cassa dovrebbe essere pari a zero. Il 40% preso a prestito ha una durata di 72 mesi».
Capitalizzazione. «Abbiamo deliberato di attivare una nuova stagione nella quale la Regione si troverà ad essere socia di tutta una serie di imprese, dove noi entreremo con un vincolo minoritario (non più del 49,9 per cento). Ci saranno alcuni parametri, alcune regole per accedere a questa compartecipazione, regole di performance delle aziende. Ma la cosa interessante è che fino a 125mila euro di capitale sociale nominale, la Regione diventerà un partner, condividendo quindi il rischio di impresa, diventa un compagno di strada per alcuni anni di queste imprese accompagnandole nel loro percorso di rafforzamento e di crescita fino a quando ci sarà un layout e verrà ceduta la partecipazione», ha concludo Benveduti, annunciando per questa voce uno stanziamento di 14,5 milioni di euro.
Voucher. Fino a 600 euro di voucher formativi per competenze digitali. E per le famiglie con figli che frequentano scuole pubbliche o paritarie voucher fino a 500 euro (600 per studenti con DSA e BES) per gli strumenti informatici a favore della scuola a distanza; per le famiglie con figli che frequentano un corso di formazione professionale voucher fino a 500 euro (600 per studenti con DSA e BES) per gli strumenti informatici a favore della scuola a distanza e per le famiglie con persone disabili o non autosufficienti: fino a 500 euro una tantum per l’acquisto di strumenti informatici o traffico internet (stanziamento complessivo 500mila euro), fino a 500 euro mensili per un massimo di 3 mesi per l’assistenza domiciliare (stanziamento complessivo 3 milioni di euro)
Per le famiglie. Bonus per sospensione attività didattica: fino a 500 euro per sostenere le famiglie nel corso dell’emergenza Covid19 (stanziamento complessivo 1.898.500 euro)
Per gli enti di formazione professionale. Fondo da 1 milione di euro per sostenere lo smart working, per acquisto dotazioni e formazione a distanza (7mila euro per gli organismi fino a 5 dipendenti, 10mila per quelli da 6 a 15 dipendenti, 15mila per quelli con più di 15 dipendenti)
Per le associazioni o le società sportive, per le imprese, le associazioni o le fondazioni culturali: finanziamenti fino a 25mila euro per affrontare l’emergenza e sostenere le spese.
Per le aziende agricole o ittiche. Stanziamento da 1 milione di euro di finanziamenti per superare l’emergenza; liquidazione semplificata per i finanziamenti del Psr e Feamp; via libera consegna a domicilio prodotti e pasti caldi; prorogata la scadenza del tesserino fitosanitario al 15 giugno 2020 e corsi di formazione online per ottenere il rinnovo del tesserino.
Per i residenti in un alloggio popolare: via due mesi di affitto agli assegnatari degli alloggi popolari con forte riduzione di reddito; dal terzo mese, pagamenti rateizzati delle spese.
Aiuti per chi è in difficoltà con l’affitto: 2 milioni di euro di fondi ai Comuni ad alta tensione abitativa per sostenere gli affittuari in difficoltà.
Sanità potenziata. Assunti 619 operatori sanitari dall’inizio dell’emergenza, tra cui 213 medici e 184 infermieri.
Residenze sanitarie protette. Per 43 Rsa tablet e strumenti tecnologici che permettere agli ospiti di parlare, e vedere, i propri cari a distanza.
Ricetta dematerializzata e fascicolo sanitario. La ricetta dematerializzata è disponibile via mail, sms e WhatsApp. Dal 19 marzo nuova release del fascicolo sanitario elettronico.