Civiltà Liberale, immigrati irregolari: «Si alla regolarizzazione, ma con un patto civile e legale con lo Stato»

7 maggio 2020 | 19:38
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Civiltà Liberale, immigrati irregolari: «Si alla regolarizzazione, ma con un patto civile e legale con lo Stato»

«La democrazia ne uscirebbe più forte anche perché, in questo modo, verrebbe assestato un colpo al circuito
dell’illegalità»

Sanremo. L’Associazione Civiltà Liberale chiede un patto civile e legale con lo Stato italiano, favorevole alla regolarizzazione degli immigrati. Ognuno di essi deve denunciare chi lo ha sfruttato. La clandestinità favorisce il lavoro nero e la criminalità. Si parla sempre di combattere il lavoro in nero e l’evasione fiscale, come si parla sempre di mancanza di umanità nei confronti degli immigrati irregolari che vivono nel nostro Paese. Queste due cose possono oggi trovare uno sbocco: vuoi vivere in Italia? Comincia con il rispettare le nostre leggi denunciando il tuo sfruttatore, chi ti faceva lavorare a nero pagandoti alla stregua di uno schiavo o di una schiava. Recuperare i contributi inevasi degli immigrati irregolari non è irrilevante. Ma si tratta di una scelta politica: togliere dalle strade i fantasmi e manovalanza alla criminalità e dopo “pugno duro” nei confronti di chi rimarrà, per scelta, irregolare. In Italia vivono centinaia di migliaia di cittadini stranieri in condizione di irregolarità, c’è quindi bisogno di una scelta politica coraggiosa e lungimirante: la regolarizzazione di queste persone che sono oggi costrette al lavoro in nero e ad essere manovalanza della criminalità organizzata per poter sopravvivere. Persone che vorrebbero regolarizzare la loro posizione lavorativa e di presenza sul territorio nazionale pagando le tasse. Chiunque governi il Paese non può far finta di niente, ma deve compiere un’azione politica giusta e intelligente, che serva a sanare una situazione delicata se non critica, anche sul piano dei diritti e della giustizia sociale. La democrazia ne uscirebbe più forte anche perché, in questo modo, verrebbe assestato un colpo al circuito dell’illegalità e del sommerso nel mondo del lavoro, allo sfruttamento schiavizzante, alla criminalità organizzata favorendo la legalità, il fisco, la salute pubblica, la sicurezza e non per ultimo la dignità umana. E dopo? Pugno duro verso coloro che vogliono restare “fantasmi”. Le leggi già ci sono!