L'appello

«Tutelare i soggetti più deboli e vulnerabili», nasce il progetto “Imperia solidale”

«Chiediamo alle associazioni e alle singole esperienze del territorio di attivarsi e di mettersi in cammino assieme a noi in questo percorso»

riviera24- solidarietà generica

Imperia. Da un gruppo di associazioni, cooperative ed altri soggetti nasce il progetto “Imperia solidale”.

A parteciparvi sono: Ass. Garabombo l’invisibile, ARCI Imperia, AIFO Imperia, Coop.Sociale Goccia, CSA La talpa e l’orologio, Ass. Santa Teresa di Calcutta, Ass. Genitori Attivi AGA, Refugees Welcome Imperia, Ass. per la Fondazione Marco Beltrami.

Ecco il loro appello: «L’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 è senza precedenti e si sta già rapidamente trasformando in una drammatica crisi economica e, di conseguenza, sociale. Una crisi di cui, temiamo, non abbiamo ancora chiaro la portata.

Questa situazione rischia di diventare ancora più drammatica in un territorio come quello imperiese. Già prima della crisi, infatti, l’ultimo rapporto del Sole24Ore evidenziava una situazione di forte sofferenza di tutta la regione Liguria rispetto al nord Italia e della provincia di Imperia in particolare, agli ultimi posti in moltissime classifiche. I dati di quel rapporto trasmettono la fotografia di una provincia in forte crisi demografica (una popolazione anziana e fragile, con un indice di dipendenza molto alto) e economica (con un alto tasso di disoccupazione soprattutto giovanile).

Un ulteriore aspetto preoccupante riguarda la composizione dell’occupazione nella nostra provincia: scarsissima nel ramo industriale, altissima in quello dei servizi, in particolare legati al turismo, con un alto tasso di stagionali. Temiamo che questa situazione rischi, presto, di deflagrare pesantemente, con ricadute drammatiche per le fasce sociali più esposte.

Fortunatamente, fin dall’inizio della crisi, nella nostra città come in tutta Italia si sono moltiplicate le azioni di solidarietà dal basso: i volontari che portano la spesa e gli altri generi di prima necessità a coloro che non possono uscire di casa; la “spesa sospesa” come forma di sostegno a chi è già in sofferenza economica; piccole e numerose iniziative “di vicinato” nate spontaneamente per dare una mano a amici e conoscenti in difficoltà. Iniziative di solidarietà che rappresentano, oggi più di ieri, un patrimonio comune inestimabile.

I numeri già drammatici di questa crisi, così come quelli che ancora devono manifestarsi, ci dicono che riusciremo a superare questa situazione senza precedenti solo se riusciremo ad essere comunità solidali, in cui nessuno viene lasciato indietro. Temiamo che, in questa situazione, pretendere risposte istituzionali non sarà sufficiente, ma dovremo (anzi già dobbiamo) darci da fare tutti, dal basso. E siamo convinti che, di fronte a un virus che ci allontana e ci fa restare chiusi in casa, l’unico modo per reagire sia quello di metterci in contatto, stringere legami, fare rete, produrre solidarietà.

Siamo alcune delle realtà associative imperiesi che in queste prime settimane si sono interrogate su questa drammatica situazione e hanno mosso i primi passi per costruire esperienze concrete. Vogliamo creare una piattaforma condivisa “Imperia solidale”, che unisca le tante realtà associative e le singole esperienze di solidarietà, facendo da moltiplicatore per le energie che già vengono spese e da punto di attrazione per quelle che verranno. Una rete, un progetto comune, dove poter condividere le buone esperienze già avviate e progettare assieme quelle future. Uno spazio di discussione e di analisi, ovviamente con i mezzi consentiti dal momento, dove poter monitorare gli effetti di questa crisi sui soggetti più deboli e vulnerabili e elaborare risposte comuni.

Chiediamo alle associazioni e alle singole esperienze del territorio di attivarsi e di mettersi in cammino assieme a noi in questo percorso»

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