Sanremo, plexiglass tra i lettini? Per Mercurio (Tre Ponti) è follia: «Rinviare l’avvio della stagione»

15 aprile 2020 | 17:34
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L’assessore regionale Marco Scajola: «Domani punto con le Regioni marittime, il governo ci ascolti»

Sanremo.«Box di plexiglass intorno alle postazioni come ipotizzato da qualche azienda interessata? E’ un’assurdità, i problemi sono ben altri». E’ questo il commento schietto dello storico gestore della spiaggia dei Tre Ponti Giacomo Mercurio, referente locale per Cna Balneari, raccolto nell’intervista odierna di Riviera24.it, volta a fare un punto su emergenza e stagione balneare alle porte.

Simbolo di tanti colleghi matuziani e liguri che stanno contando le ore che separano questi giorni e l’imminente avvio della stagione, prevista, secondo la linea imposta da Palazzo Bellevue, il primo di giugno, Mercurio si dice fortemente preoccupato perché tanti sono i nodi da sciogliere. Il suo  è un appello (vedi videointervista) che si rivolge direttamente alle istituzione locali, regionali e nazionali: «Rinviare subito la data di apertura imposta ai balneari almeno al 15 giugno. Non siamo pronti e senza garanzie pochi investiranno in una stagione che si annuncia critica sia che ci sia tanta gente sia che ce ne sia poca. Come faremo ad accogliere masse di turisti senza rischiare il contagio dei nostri dipendenti e, al contrario, come possiamo investire quando ci vedremo verosimilmente diminuire del 50% le postazioni? Sindaco Alberto Biancherici convochi al più presto».

Quella dei balneari è l’ennesima categoria di imprenditori che operano in settori strategici per la Riviera dei Fiori che si trova a fare i conti con una serie di incognite pesanti che minacciano di mandare in stallo l’intera economia legata al turismo del mare. Se da una parte il referente di Cna ha accolto favorevolmente l’apertura, fatta dalla giunta regionale nei giorni scorsi, che permette ai gestori di intervenire per le manutenzioni straordinarie degli arenili, dall’altra – sempre secondo Mercurio – la mancanza di garanzie potrebbe stoppare qualsiasi iniziativa.

Continua il gestore dei Tre Ponti: «Le spiagge libere attrezzate sono ad accesso libero, chi vigilerà affinché non si creino assembramenti? Come garantiremo l’igiene se gli stabilimenti hanno in media bagni e spogliatoi non sufficienti per tutti? Non voglio pensare poi al caso in cui si verificassero dei contagi nelle spiagge…».

Contattato telefonicamente, l’assessore al demanio Mauro Menozzi replica: «Come Comune abbiamo deliberato recentemente opere di ripascimento delle spiagge libere attrezzate in qualità di concessionari, proprio per dare una mano ai gestori. A bilancio ci sono circa 80 mila euro e contiamo di avviare l’intervento con l’approvazione del documento economico nel prossimo consiglio comunale. Il materiale sarà disponibile anche per gli stabilimenti che ne faranno richiesta.

Sugli aspetti operativi – continua l’esponente della giunta comunale – dobbiamo verificare il quadro normativo regionale ma da parte nostra massima disponibilità a fare il possibile in termini di deroghe alle regoli attuali. Certo è che Sanremo non può aprire gli stabilimenti a luglio se da altre parti dovessero fare diversamente… Insomma, ci vuole una partenza omogenea e su questo aspettiamo indicazioni da Genova. Per quanto concerne l’accessibilità alle spiagge attrezzate che devono garantire il 50% di superficie ad accesso libero, dovremmo individuare dei criteri di distanziamento personale ma anche su questo aspettiamo indicazioni dalla Regione. Contiamo di recuperare la riunione prevista con le categorie ante emergenza per affrontare tutti questi problemi».

Dalla Regione a fornire un’interpretazione autentica dello stato dell’arte è l’assessore al Demanio Marco Scajola«Domani mattina incontrerò in videoconferenza le Regioni che gravitano attorno al demanio marittimo per presentare loro la nostra ordinanza. Mi sono già arrivate informazioni che il Lazio, la Sicilia, pare anche la Toscana, vogliano seguire la nostra strada che ha aperto agli interventi di manutenzione sulle spiagge. I dubbi dei balneari sulla stagione sono legittimi: d’altronde il governo nelle misure economiche per la categoria dei balneari non ha previsto alcunché, preso da altre priorità. Spero che le Regioni escano presto con un documento comune di sostegno di una proposta di “Fase 2” coordinata in tutta Italia e con la richiesta esplicita al governo di coinvolgerci, in base all’evoluzione dell’emergenza, nelle decisioni da prendere. Per quanto riguarda – conclude Scajola – il rinvio della stagione, penso che andrebbe valutata con molta attenzione, al momento non mi sembra la strada giusta da seguire».