Rivieracqua, sessanta giorni di tempo ad Amat, Aiga e 2i Rete Gas per cedere la gestione del servizio idrico

3 aprile 2020 | 11:42
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Rivieracqua, sessanta giorni di tempo ad Amat, Aiga e 2i Rete Gas per cedere la gestione del servizio idrico

Decreto del commissario Gaia Checcucci. La soddisfazione del presidente Mangiante: «Finalmente intravediamo l’applicazione della tariffa unica»

Imperia.Sessanta giorni di tempo per cedere impianti e dipendenti a Rivieracqua. E’ questo il tempo concesso dal commissario regionale Gaia Checcucci ad Amat Spa, Aiga e 2i Rete Gas. Il decreto, firmato dal commissario nei giorni scorsi, va sostanzialmente a intimare ai gestori pubblico-privati cessati ad affidamento il proprio servizio nei confronti del gestore unico provinciale.

Subentrata con poteri sostitutivi della Provincia di Imperia per nomina dal governatore Toti, il commissario, in ottemperanza agli indirizzi dati nell’ultima assemblea dei sindaci, ha diffidato formalmente le società attive nei bacini del Comune di Imperia, Ventimiglia e nell’entroterra di Ponente, a porre in essere quanto necessario per cedere reti, impianti e patrimoni, a Rivieracqua.

«Abbiamo iniziato una serie di concertazioni nei confronti dei gestori cessati e speriamo di arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile, commenta il presidente di Rivieracqua Gian Alberto MangianteCome società siamo molto contenti che ci sia stato questo atto di indirizzo del commissario, importantissimo per Rivieracqua così come per tutta l’utenza che finalmente vede avvicinarsi l’applicazione di una tariffa unica provinciale. Anche con Amaie e Secom(di proprietà del Comune di Sanremo e Taggia) sono iniziate una serie di concertazioni dalle quali è emersa la disponibilità da parte degli enti a procedere alla cessione del servizio anche prima alla sentenza di omologa del concordato, magari posticipandone gli effetti a omologa avvenuta.

Vorrei ringraziare apertamente il commissario per la grande energia e competenza che sta impiegando per arrivare a un’auspicata soluzione della vicenda», conclude Mangiante.