Remdesivir, Lega: «Governo chiarisca esclusione ospedale San Martino da sperimentazione»

23 aprile 2020 | 13:29
Share0
Remdesivir, Lega: «Governo chiarisca esclusione ospedale San Martino da sperimentazione»

«I liguri hanno il diritto di sapere perché il primo ospedale della regione, polo di riferimento a livello nazionale come ricerca universitaria, sia stato escluso dal piano di sperimentazione del farmaco Remdesivir anti Ebola»

Genova.«I liguri hanno il diritto di sapere perché il primo ospedale della regione, polo di riferimento a livello nazionale come ricerca universitaria, il San Martino di Genova, sia stato escluso dal piano di sperimentazione del farmaco Remdesivir anti Ebola. La Clinica universitaria del Policlinico genovese aveva già avviato una prima sperimentazione del farmaco, autorizzata dal comitato etico del San Martino su alcuni pazienti. La sperimentazione, oltre un mese fa, aveva portato alla guarigione di un paziente affetto da Covd-19».

Lo dichiarano i parlamentari liguri della Lega Edoardo Rixi, Flavio Di Muro, Sara Foscolo e Lorenzo Viviani, annunciando la presentazione di un’interrogazione al ministro della Salute Speranza in commissione Affari sociali alla Camera.

«Dopo che il governo, con una scelta centralizzatrice – spiegano i parlamentari liguri del Carroccio – ha esautorato di tutte le competenze i Comitati etici regionali, la sperimentazione del farmaco antivirale, che avrebbe potuto salvare forse molte vite, è stata sospesa e sottoposta all’autorizzazione dell’Aifa, con il Dl Cura a marzo. Oggi, dopo che la Regione Liguria e i medici virologi hanno sollevato una legittima protesta, arriva la replica dell’Agenzia italiana del farmaco, che attribuisce la responsabilità alla ditta produttrice del Remdesivir. A questo punto, in questo domino di scaricabarile, vorremmo capire le reali competenze dell’Aifa e le ragioni per cui un farmaco, che stava dando primi importanti risultati sui pazienti al San Martino di Genova, non può essere sperimentato in Liguria, una delle regioni maggiormente colpite dal Covid-19».