Qualità di vita ai tempi del coronavirus, le riflessioni dello scrittore sanremese Renato Bergonzi

28 aprile 2020 | 13:15
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Qualità di vita ai tempi del coronavirus, le riflessioni dello scrittore sanremese Renato Bergonzi

«Cambiare in meglio la nostra vita è una scommessa che insieme possiamo vincere»

Sanremo. Le riflessioni dello scrittore sanremese Renato Bergonzi sulla qualità di vita ai tempi del Covid-19:

«Prima di inoltrarci sulle “tecniche di sopravvivenza” in tempi di coronavirus vorrei proporre un vecchio test che gli psicologi della scuola di Palo Alto sottoponevano ai loro studenti, per spiegare le soluzioni di cambiamento in una prospettiva sistemica. Il test è il seguente. Provate a unire senza staccare la matita dal foglio i nove punti che vedete qui, con 4 linee:

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Ci siete riusciti? Il più delle volte non succede. Sapete il perché’? Perché solitamente proviamo a risolvere il problema utilizzando le conoscenze o le abitudini che abbiamo sempre sperimentato. E questo avviene anche quando vogliamo risolvere un qualche problema più complesso del solito. Usiamo strartegie che ci portano nella logica del cambiamento di tipo 1. Se queste strategie non funzionano, entriamo in depressione o rinunciamo al cambiamento o peggio ce la
prendiamo con il mondo intero.

Secondo gli psicologi sistemici esiste anche un cambiamento di tipo 2. Che per semplificare è un cambiamento che parte da premesse nuove. Certe volte bizzarre. Altre coraggiose. Altre ancora sperimentali. In base a questa nuova logica al test precedente applichiamo il consiglio “ uscire dagli schemi”. Tracciamo la prima linea verticale sui tre punti ( il primo, il quarto, il settimo) e invece di fermarla all’ultimo scendiamo più giù di almeno un centimetro.

Ora possiamo continuare con il tracciamento della seconda linea toccando il punto otto e il punto 6, salendo ancora di un centimetro per metterci in pari con la prima serie di puntini. Quindi la terza linea in orizzontale unirà i punti 3, 2, e 1. Manca l’ultima linea a scendere con la quale uniremo i punti 1, 5 e 9. Semplice no? E’ bastato uscire dallo schema appunto. Il compito non diceva che era vietato uscire dallo schema. Abbiamo applicato la logica del cambiamento di tipo 2.

Ora proviamo a pensare quale potrà essere la qualità di vita in tempo di coronavirus secondo questa nuova logica. Le amministrazioni dovranno ripensare la città in modo completamente differente dal solito. Pensare ad esempio di  concentrare la movida in una sola piazza sarà inopportuno oltre che impossibile. Quante belle piazze abbiamo nella nostra città? Tantissime. Non solo in centro.

Si dovranno riempire di progetti e di vita, tutte insieme. Le regole che dimensionano i dehors ad esempio. Bene che siano in fase di revisione. La burocrazia dovrà, almeno per un certo periodo, lasciare spazio alla creatività e al buon senso. Di tutti. Dovremo rinunciare a qualcosa per fare spazio a qualche altra cosa, nuova. Magari migliore. Una città turistica come Sanremo, dovrà ripensare al potenziamento della pista ciclabile. Le macchine dovranno lasciare il posto alle persone. La fretta alla lentezza. La ressa al diradamento. Gli spazi come li abbiamo sempre visti e riempiti, dovranno essere ripensati. E così i tempi che scansionano le nostre routine.

Il nostro Sindaco dovrà ascoltare con attenzione le proposte delle realtà produttive, che se stimolate avranno sicuramente soluzioni nuove, all’avanguardia, compatibili con il buon senso. La tecnologia potrà esserci utile. La comunità dovrà esprimersi ed essere ascoltata. Cambiare in meglio la nostra vita ai tempi del coronavirus è una scommessa che insieme possiamo vincere».