Parrucchieri ed estetisti, Costa (Liguria Popolare): «Alla politica il compito di dettare le regole non i divieti»
«Molti operatori del settore si erano già dotati, sostenendo importanti investimenti, di tutti gli strumenti necessari, arrivando anche a ripensare e ristrutturare i loro locali pur di poter riprendere a lavorare»
Genova.«Parrucchieri, estetisti e tatuatori rappresentano quelle attività che tra le prime ai primi di marzo sono state obbligate a chiudere e saranno le ultime a poter riaprire – afferma il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa – nella consueta e autoreferenziale conferenza stampa del premier, nessun accenno agli strumenti che dovranno essere messi in campo per poter avviare queste attività dopo mesi di stop forzato».
«Con quali forze continueranno a sostenere le loro famiglie? – si domanda Costa che in Regione Liguria ricopre il ruolo di Presidente della IIIa Commissione Attività Produttive e Lavoro – alla politica il compito di dettare regole ben precise, non solo a limitarsi a mettere divieti. Mi associo dunque alla dura presa di posizione di Confartigianato e CNA perché è in ballo la sopravvivenza di oltre un migliaio di imprese».
«Altro capitolo riguarda la questione dei dispositivi di sicurezza – prosegue il leader dei popolari – molti operatori del settore si erano già dotati, sostenendo importanti investimenti, di tutti gli strumenti necessari, arrivando anche a ripensare e ristrutturare i loro locali pur di poter riprendere a lavorare ma la prospettiva di un ulteriore mese di fermo, senza concreti aiuti economici, rischia di compromettere seriamente la riapertura».
«Le associazioni di categoria hanno elaborato e presentato al Governo proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, pulizia e sanificazione – prosegue Costa – un accurato protocollo di sicurezza trasmesso ai ministeri competenti che a tutt’oggi non si sono neppure degnati di rispondere».
«Regione Liguria ad oggi si è fatta carico nel limite delle sue possibilità si supplire alle carenze di questo Governo – conclude il Consigliere regionale – da inizio crisi sono stati varati importanti provvedimenti economici come, ad esempio, il fondo di Garanzia per i finalizzato a finanziare il circolante delle micro e piccole imprese dei Settori del Commercio, Turismo ed Artigianato.
In ultimo un bando per sostenere gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese per aiutarle a garantire il rispetto delle linee guida nazionali e regionali e delle misure di sicurezza per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19. Con un contributo a fondo perduto del 60% i fondi serviranno ad attrezzare adeguatamente le imprese agli standard che verranno richiesti per operare in sicurezza».