tra imperia e savona |
Altre News
/
Zone
/

Escursionismo, al via la sperimentazione per l’arrampicata controllata a Castell’Ermo e Peso Grande

26 aprile 2020 | 13:41
Share0
Escursionismo, al via la sperimentazione per l’arrampicata controllata a Castell’Ermo e Peso Grande

La zona comprende i comuni di: Aquila di Arroscia, Arnasco, Castelbianco, Nasino, Onzo, Ranzo e Vendone

Imperia. Prende il via la sperimentazione per l’arrampicata controllata presso 7 pareti nell’area protetta Castell’Ermo-Peso Grande che si trova a cavallo delle provincie di Imperia e Savona.

Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Escursionismo, Stefano Mai. «Ho deciso di far partire questa fase di sperimentazione in cui le attività di arrampicata potranno avvenire solo in condizioni controllate – spiega l’assessore Mai -. Al mondo dell’escursionismo è legato un importantissimo indotto turistico che può garantire ricadute economiche sul nostro magnifico entroterra. Per questo motivo ho sempre puntato a incentivarlo.

Ovviamente le attività potranno riprendere solo a seguito dell’emergenza coronavirus, in base alle disposizioni dalle autorità nazionali e locali. L’area di Castell’Ermo-Peso Grande è una zona speciale di conservazione di gestione regionale, ossia un sito Natura 2000 nel quale è possibile assistere alla natura nel suo splendore.

Si trova a cavallo delle provincie di Imperia e Savona e comprende i comuni di: Aquila di Arroscia, Arnasco, Castelbianco, Nasino, Onzo, Ranzo e Vendone. Dopo un’attenta valutazione abbiamo deciso di aprire 7 nuove pareti di scalata, che per la precisione sono quelle comunemente denominate: Cineplex; Ciusa; Enoteca; Erboristeria; Famiglia; Gemma; Reunion.

Abbiamo scelto di aprire 7 pareti su 34 della Zsc. Si tratta di quelle che hanno un minore valore dal punto di vista della conservazione e con maggiori potenzialità per l’esercizio sportivo, ciò però ci permetterà di arrivare a classificare, monitorare, regolamentare e perimetrare le pareti rocciose dell’area protetta, in modo da favorire e gestire le attività di arrampicata.

Quello che è bene chiarire, è il fatto che tutte queste attività puntano a una sinergia fra uomo e ambiente. Prima di aprire questa fase sperimentale, abbiamo atteso uno studio effettuato da Arpal che ci ha confermato l’importanza e il buono stato dell’avifauna in tutta l’area. Soprattutto per quanto riguarda la nidificazione dei rapaci notturni e diurni. In quest’ottica abbiamo scelto di avviare un’attività di monitoraggio costante da eseguire proprio con la collaborazione delle associazioni sportive dedite alle arrampicate. A queste associazioni, inoltre, è nostra intenzione affidare la gestione dei percorsi».