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Cura Italia, Coppola (Lega Giovani Imperia): «Governo abbandona gli studenti universitari»

22 aprile 2020 | 14:43
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Cura Italia, Coppola (Lega Giovani Imperia): «Governo abbandona gli studenti universitari»

«Meritano risposte concrete e in tempi brevi, così come ha fatto Regione Liguria»

Imperia. «Bocciato, ancora una volta, il nostro emendamento al decreto Cura Italia per riconoscere un contributo economico agli studenti universitari fuori sede – dichiara l’onorevole Luca Toccalini, coordinatore federale Lega Giovani -. Per settimane il governo ha promesso loro contributi. Allo stesso modo alcuni deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno riempito quotidiani e agenzie di tante belle intenzioni sulla revisione dei CFU e sulla riduzione delle rette universitarie.

Risultato: al momento di decidere in commissione li hanno traditi, rimangiandosi la parola. Un atteggiamento vergognoso, gli studenti universitari meritano di essere tutelati con i fatti, non con le chiacchiere».

Gli fa eco Andrea Coppola, coordinatore provinciale della Lega Giovani di Imperia: «Siamo esterrefatti. Ci troviamo di fronte ad un Governo che continua a chiedere responsabilità e collaborazione alle forze di opposizione, ma non ha esitato a porre la questione di fiducia al decreto-legge “Cura Italia” in aula al Senato, lasciando in questo modo decadere tutti gli emendamenti proposti dalle minoranze parlamentari.

La storia si è ripetuta oggi, in Commissione alla Camera, con la bocciatura degli emendamenti presentati dai nostri deputati e volti a riconoscere un contributo economico agli studenti universitari fuori sede per il pagamento degli affitti, oltre alla rimodulazione dei CFU, così come chiesto dal nostro movimento universitario.

È una situazione imbarazzante e paradossale: non bastano spot televisivi e vergognosi attacchi alle opposizioni a reti unificate. Gli studenti meritano risposte concrete e in tempi brevi, così come ha fatto Regione Liguria, riconoscendo un contributo una tantum di 500€ a tutti gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro per l’acquisto di attrezzature informatiche. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, soprattutto dove governiamo. Ci aspettiamo che il Governo faccia altrettanto, ma non c’è più tempo».