Coronavirus, Vittorino Biglia (Unione Italiana Ciechi): «Come farà il mio cane Spritz ad assicurare l’accompagnamento?»

28 aprile 2020 | 12:57
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Coronavirus, Vittorino Biglia (Unione Italiana Ciechi): «Come farà il mio cane Spritz ad assicurare l’accompagnamento?»

La vita quotidiana del referente regionale dell’Uic e del suo cane ai tempi del Covid 19

Civezza. «Presto ci sarà la Fase 2, mi chiedo come farà il mio cane guida Spritz a svolgere il lavoro d’accompagnamento come sempre».  A porsi la domanda a nome suo e di tanti ipovedenti è Vittorino Biglia, torinese che vive a Civezza, referente regionale dell’Unione Italiana CiechiGruppo di lavoro cani guida.

«Vorrei essere rassicurato– prosegue Bigliasu  come farò a muovermi in sicurezza. Non potrò mantenere le distanze prefissate e soprattutto perché non posso controllare quello che avverrà intorno a noi. Il mio cane guida non è un architetto. Nemmeno geometra, ha un comportamento razionale in base all’addestramento che ha ricevuto a suo tempo in considerazione che non era presente il coronavirus  si dovrà riprendere lentamente le vecchie abitudini e la vita quotidiana. Si dovrà mantenere una distanza di almeno uno metro, fare le file davanti ai negozi e rispettare la cosiddetta distanza sociale. Ci vorranno molta prudenza e responsabilità da parte di tutti.I l compito di Spritz è di guidarmi e di segnalare ingombri, barriere architettoniche ma non potrà prevenire eventuali trasgressioni di regole attualmente scontate ma non valide perché non imposte nel 2016 durante il periodo di addestramento svolto nella scuola cani guida Lions di Limbiate». 

«Confido pertanto nel buonsenso e nell’aiuto delle persone che incontreremo, nella speranza che saranno anche loro a darci una mano, ovvero ad agevolarci a mantenere la giusta distanza di sicurezza, in una società per altro molto distratta a volte indifferente», si augura Vittorino Biglia.

«Ormai ho già trascorso una cinquantina di giorni fuori dal mondo che mi circonda insieme a Spritz il mio angelo nero a 4 zampe e Penelope la bionda che continua ad essere praticamente la mia ombra. Ex cane guida, esonerata in anticipo perché ormai da 4 anni è diventata cieca ma è rimasta insieme alla mia famiglia di cui siamo inseparabili. Sono ormai non vedente da moltissimo tempo ed in questo periodo ho dovuto cambiare ritmi e abitudini. L’adorato parco dei miei cagnoloni labrador è stato chiuso per garantire un giustificato contenimento ed eventuali contatti per combattere il Covid-19», precisa Biglia che racconta la sua vita quotidiana: «Esco regolarmente dalla mia abitazione per fare espletare i loro bisogni ai cani ma sono sempre uscite rapide e limitate anche nelle poche aree verdi disponibili nei dintorni di casa. Regole che rispetto e nello stesso tempo e che ho imposto assolutamente di condividere con i miei pelosoni. Dall’inizio della mia quarantena, 8 marzo, quindi durante tutti questi giorni non sono più uscito per una passeggiata in città, salito sui mezzi pubblici, frequentato e condiviso locali e ambienti abituali che da anni il mio cane guida conosce e mi conduce alla perfezione. Quando esco da casa c’è un silenzio surreale e incontriamo pochissime persone, nemmeno i soliti amici a quattro zampe abituali non ci sono più. Probabilmente anche loro hanno limitato, come noi, le uscite e le passeggiate. Tutto mi pare strano, nonostante mi riposo molto sono altrettanto annoiato. Ogni tanto mi fermo e guardo Spritz. Vorrei spiegarli il perché di tutto ciò e tante altre cose ma poi alla fine ci ripenso perché forse non mi comprenderà. Così quando sono sulla via del ritorno, tiro fuori dalla tasca un biscotto e gli faccio una carezza concludendo la mini passeggiata giornaliera sempre più circoscritta».

«Il cane guida mi ha permesso di riconquistare l’autonomia pertanto non  posso privarmi di questo grande bisogno di mantenere la mia libertà e indipendenza anche se talvolta il ruolo di Spritz ha dei limiti. Il cane non parla ma comprende quasi tutto. Solamente un senso civico e una generosità umana potranno colmare questo grande problema che si sta prospettando per la vita di tanti disabili visivi con o senza cane guida.

Rispettiamoci a vicenda, collaboriamo e solo con questi buoni presupposti potremo tutti insieme riprendere lentamente il tanto rimpianto quotidiano sociale precedente periodo Covid19 e possiamo aprire ad uno nuovo che sarà caratterizzato da nuovi comportamenti e rapporti relazionali. Insieme con Spritz mi impegnerò pertanto a riprendere la guida, il lavoro con grande responsabilità e soprattutto serietà, perché gli animali non possono trasmettere il virus. Non ci sono animali domestici che sono risultati positivi Covid-19. Pertanto ad oggi tutte le autorità confermano che gli animali non sono responsabili della trasmissione del virus all’uomo e soprattutto non devono essere allontanati-abbandonati perché gli animali sono considerati componenti della famiglia di adozione», conclude il referente regionale dell’Unione italiana Ciechi.