fine del lockdown |
Economia e Lavoro
/
Sanità
/

Coronavirus, tre fasi per il ritorno alla vita del Principato di Monaco: da lunedì aperti negozi e luoghi di culto

28 aprile 2020 | 19:40
Share0
Coronavirus, tre fasi per il ritorno alla vita del Principato di Monaco: da lunedì aperti negozi e luoghi di culto

L’11 maggio sarà la volta delle scuole e a inizio giugno di bar, ristoranti, sale da gioco, spiagge, piscine e attività sportive all’aperto

Monte-Carlo. Dal 4 maggio prenderà ufficialmente il via la seconda fase dell’emergenza coronavirus nel Principato di Monaco, il primo di tre step che riporteranno la città-stato alla vita dopo 49 giorni di lockdown, iniziato il 17 marzo scorso.

Ad approfondire il tema, in diretta sul canale Monaco Info, il ministro di Stato SergeTelle, il ministro della Sanità Didier Gamerdinger, il ministro degli InterniPatrice Cellarioe il ministro dell’Economia Jean Castellini.

Nella prima fase, al via da lunedì prossimo alle 6, a riaprire saranno negoziluoghi di culto in cui riprendono le cerimonie, cantieri privati e pubblici. Parrucchieri ed estetisti saranno aperti unicamente su appuntamento, chiusi invece bar, ristoranti e hotel, consentiti il take away e le consegne a domicilio. Restano chiusi i porti, dunque al momento le imbarcazioni provenienti da fuori Monaco non potranno attraccare, e riprende parzialmente l’attività dell’eliporto. Obbligatorio indossare mascherine nei negozi e sui mezzi pubblici, mentre l’utilizzo dei guanti è sconsigliato.

Nella seconda fase, che dovrebbe iniziare l’11 maggio, toccherà alle scuole che riapriranno per permettere agli studenti di tornare sui banchi e terminare l’anno scolastico. Saranno obbligatorie le mascherine per insegnanti e alunni. Gli asili, gli asili nido e le accademie di musica resteranno chiuse.

I primi giorni giugno dovrebbe invece iniziare la terza fase, ma solo se le condizioni sanitarie lo permetteranno dopo i primi due step, e vedrà l’apertura di bar, ristorantisale da gioco, mostre, cinema, palestre, spiagge, piscine, la ripresa dei concerti e delle attività sportive all’aperto.

Le misure sanitarie da rispettare nei negozi per garantire il distanziamento sociale prevedono la distanza di 1,5 metri tra i dipendenti e i clienti, lavarsi o disinfettarsi le mani con regolarità ed è raccomandata l’installazione di plexiglass in cassa. Negli esercizi potrà entrare un cliente ogni 4 metri quadri di superficie. Il telelavoro, quando possibile, è da favorire fino alla fine del confinamento. Per i lavoratori frontalieri non sarà più necessaria l’autocertificazione monegasca, ma solo quella francese.