Coronavirus nelle lacrime? L’oculista sanremese Barabino «Nessuna certezza scientifica, servono ulteriori studi»

24 aprile 2020 | 14:29
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Coronavirus nelle lacrime? L’oculista sanremese Barabino «Nessuna certezza scientifica, servono ulteriori studi»

E’ il responsabile del Centro Superficie Oculare e Occhio Secco dell’Ospedale L. Sacco

Milano. «Non c’è ancora la certezza scientifica che il Covid-19 possa trovarsi nelle lacrime di un paziente infetto».

Ad affermarlo è l’oculista sanremese Stefano Barabino, responsabile del Centro Superficie Oculare e Occhio Secco dell’Ospedale L. Sacco & TFOS Tear Film & Ocular Surface Society Global Ambassador.

Nei giorni scorsi, infatti, ha avuto un discreto risalto, su diverse testate giornalistiche nazionali, la notizia di uno studio dell’istituto Spallanzani, che avrebbe rilevato la presenza del virus nelle lacrime di un soggetto positivo al contagio.

«Quello studio ha il limite peròspiega Barabino – di essere stato effettuato su di un solo soggetto. Inoltre, il tampone effettuato è stato fatto in maniera da prelevare dall’occhio non solo le lacrime – continua il medico – per le quali esiste un campionamento specifico, ma anche altre tipologie di cellule che si trovano sulla superficie dell’occhio».

«Quella della replicabilità del coronavirus su di essa è sicuramente un’ipotesi interessante che va approfondita. Servono dunque – conclude il dottore sanremese – ulteriori e più approfonditi studi in merito»