Coronavirus, Costa (Liguria Popolare): «Occorre deroga per consentire a non vedenti e ipovedenti di uscire con accompagnatore»

29 aprile 2020 | 15:37
Share0
Coronavirus, Costa (Liguria Popolare): «Occorre deroga per consentire a non vedenti e ipovedenti di uscire con accompagnatore»

«Si tratta spesso di persone che si muovono in autonomia grazie al bastone bianco o al cane guida ma questi ausili non possono evitare il contatto con le persone»

Genova. «La distanza di sicurezza ormai rappresenta una di quelle frasi più ricorrenti che ognuno di noi continua a sentire in questo momento di emergenza da Covid-19 – afferma il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa purtroppo però ci sono persone che hanno difficoltà ad adeguarsi e c’è anche chi suo malgrado non può rispettarla e rischia di rimanere chiuso in casa fino alla fine di questa crisi sanitaria».

«In questa giungla di decreti del Presidente del Consiglio sono stati dimenticati i non vedenti e gli ipovedenti – afferma Costa – molti di loro hanno la fortuna di convivere con persone che possono accompagnarli fuori casa ma c’è anche chi vive solo e gli diventa perciò impossibile uscire senza essere accompagnato».

«Raccolgo pertanto l’appello del presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Chiavari Nicolò Pagliettini – continua il leader dei popolari – appare evidente che una persona con disabilità visiva non è in grado da sola di mantenere il distanziamento sociale né sulla strada né tanto meno sui mezzi pubblici».

«Si tratta spesso di persone che si muovono in autonomia grazie al bastone bianco o al cane guida ma questi ausili non possono evitare il contatto con le persone – dichiara il Consigliere regionale – per cui una semplice passeggiata o l’uscita di casa per andare a fare delle commissioni diventa impossibile per chi non ha un familiare convivente».

«E’ necessario una deroga alle norme di contenimento e consentire ai non vedenti che vivono soli di avere un accompagnatore di loro fiducia – conclude Andrea Costa – presenterò un ordine del giorno affinché il Presidente Toti solleciti il Governo ad intervenire valutando anche la possibilità di un’ordinanza regionale ad hoc».