Coronavirus, Ardenti (Lega): «Bufala sui tamponi arrivati da Roma, sono 43 mila non 79.600»

25 aprile 2020 | 08:26
Share0
Coronavirus, Ardenti (Lega): «Bufala sui tamponi arrivati da Roma, sono 43 mila non 79.600»

«Un’altra delle solite bufale utilizzate dalla Cgil e dal Pd per attaccare l’amministrazione di centrodestra»

Genova. «Un’altra delle solite bufale utilizzate dalla Cgil e dal Pd per attaccare l’amministrazione di centrodestra. É del tutto falso che Regione Liguria abbia ricevuto fino a ieri da Roma 79.600 tamponi per i test sul coronavirus. In realtà, ha ricevuto 43.600 tamponi per campioni rinofaringei più 36.000 provette per i campioni».

A dichiararlo Paolo Ardenti, vice capogruppo regionale Lega Nord Liguria – Salvini. «Dei 43.600 tamponi inviati in Liguria, ben 37.000 sono arrivati solo tra il 18 e il 23 aprile, quando il sistema ligure, seguendo le indicazioni del Ministero, ne fa tanti come la Toscana e il Piemonte in proporzione al numero degli abitanti, ossia quasi duemila al giorno.

Fino a ieri in Liguria sono stati effettuati 37.842 test e, man mano che riceveremo ulteriori tamponi e provette, aumenteremo il numero anche grazie ai nuovi macchinari che Regione Liguria ha acquistato per il San Martino di Genova e per il Sant’Andrea della Spezia.

Pertanto, asserire che Regione Liguria abbia effettuato pochi test è una delle solite fake news vergognosamente utilizzata dal centrosinistra per fare propaganda politica e gettare fango sul centrodestra, pure in un momento in cui tutte le istituzioni sul territorio dovrebbero stare unite e compatte per la lotta al Covid-19.

«Vorrei far notare che da Roma non ci hanno neanche inviato le provette sufficienti a coprire il numero dei tamponi forniti. Semmai, lo scandalo e i ritardi sono da attribuire al Governo e non a Regione Liguria e Alisa, che in stretta sinergia con l’assessore alla Sanità Sonia Viale, che ringrazio per il proficuo lavoro, a tutti i livelli si sono sempre impegnate con serietà, professionalità e buonsenso, sette giorni su sette e H24, per combattere la diffusione del coronavirus sul nostro territorio».