Computer e webcam a ruba in tutto l’Imperiese, lavorare da casa non è così semplice

21 aprile 2020 | 17:37
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Computer e webcam a ruba in tutto l’Imperiese, lavorare da casa non è così semplice

L’ultima frontiera dei prodotti per i quali conviene pensare a un accaparramento – stando alla voce dei rivenditori – sono le cartucce per stampanti

Sanremo. Lavorare da casa, seguire le lezioni in streaming, facile a dirsi, difficile a farsi. Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus e si sono sono introdotte le limitazioni agli spostamenti da un comune a un altro, i nuovi beni di prima necessità come computer portatili e webcam sono andati a ruba. Se si abita nella Città dei Fiori e quindi non ci può spostare nei grandi store di Taggia, dove si possono trovare due catene di negozi leader in Italia, la situazione si complica ancor di più.

Stando a quanto riferito da alcuni commercianti matuziani, che da anni operano nel settore pur essendo rimasti piccoli negozi di rivendita e assistenza, la domanda di questi beni si è letteralmente impennata, tanto da mandare in crisi i fornitori. L’incremento del fatturato si aggira intorno al 30-40%, sia per la parte vendita che per l’assistenza. A determinare questa crescita esponenziale sono stati, in primo luogo, i dipendenti pubblici a cui è stato concesso il lavoro da casa. Molti – al contrario degli studenti e degli insegnanti – si sono trovati sprovvisti della tecnologia che normalmente viene fornita loro dagli enti per cui lavorano.

Praticamente introvabili sono diventate le webcam, quell’occhio elettronico che ci permette di parlare e vedersi a distanza. In questi giorni non se ne trovavano da nessuna parte dell’Imperiese. La situazione migliora leggermente se si cercano computer portatili da ufficio, di fascia bassa, quelli che oscillano tra i 250 e i 350 euro. Difficili ma non impossibili da reperire, basta cercare bene, a patto di potersi spostare per necessità (anche in questo caso viene da pensare ai piccoli Comuni montani, dove per trovare un negozio del genere bisogna oltrepassare i 30 chilometri).

Quello locale è uno scenario che si rispecchia nel panorama nazionale e addirittura sul web. Il negozio online più noto al mondo, Amazon, sta riscontrando gli stessi limiti dei piccoli commercianti: paradossi ai tempi del Covid–19. Se si fanno delle ricerche online, si scopre che pc di fascia bassa non se ne trovano, così come non si trovano webcam di produttori affidabili. Ciò detto tralasciando le “cinesate” a cui chi deve usare la tecnologia per professione non può certo affidarsi.

Invece, l’ultima frontiera dei prodotti per i quali conviene pensare a un accaparramento – stando sempre alla voce dei rivenditori – sono le cartucce per stampanti.