Cassa integrazione per i netturbini di Amaie Energia. Gorlero: «Prioritaria la sicurezza dei dipendenti»
Il commento del presidente e amministratore delegato della società partecipata del Comune
Sanremo. Città pulita pur con un servizio minimo ma ugualmente efficace. E’ questo lo “slogan” del presidente e amministratore delegato Andrea Gorlero che, contattato telefonicamente da Riviera24.it in seguito alla pubblicazione della notizia relativa all’ipotesi applicazione della cassa integrazione anche per gli operatori ecologici di Amaie Energia, così spiega lo stato delle cose dal punto di vista della società partecipata del Comune.
«Dopo aver letto sulle vostre pagine la notizia dell’ipotesi cassa integrazione per il nostro personale, vorrei chiarire alcune cose, commenta Gorlero. La nostra priorità dall’inizio dell’emergenza è stata quella di garantire la sicurezza dei nostri lavoratori, così come ci viene imposto dal protocollo sottoscritto tra governo e sindacati di categoria, con il quale siamo stati, giustamente, vincolati a ridurre i servizi per limitare le occasioni di potenziale contagio.
Di fronte a questo scenario, abbiamo dato la priorità alle richieste dei lavoratori deboli che oggi fruiscono delle ferie e dei permessi e che un domani potrebbero godere della cassa integrazione, nonostante non siano inclusi tra le categorie tutelate dal decreto Conte che identifica solo nei malati immunodepressi o oncologici, coloro a cui viene garantito lo stipendio interamente.
Detto ciò domani mattina– continua l’Ad di Amaie Energia – ci sarà un vertice con i sindacati dove andremo a proporre l’applicazione della cassa integrazione a rotazione per tutti, compresi quegli operatori ecologici che non mostrano problemi di salute. Sarà un meccanismo che cercheremo di calibrare al meglio. E’ un dato di fatto che di fronte alle prescrizioni della legge e alla riduzione considerevole dei servizi svolti in favore degli undici Comuni di cui ci occupiamo, la nostra attività è destinata a contrarsi, come sono destinati a diminuire i contributi erogati dalle amministrazioni pubbliche a fronte dei servizi loro resi.
L’obiettivo è andare avanti con un servizio minimo, utilizzando il personale strettamente necessario, anche se stiamo offrendo altri servizi aggiuntivi e contingenti come la sanificazione delle strade. Oggi non siamo in grado di dire quanti saranno i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione, ma possiamo dire che sarà un’applicazione equa a rotazione. E’ intenzione del Cda, inoltre, impegnarsi a garantire i cosiddetti oneri riflessi come le quote mensili della tredicesima, della quattordicesima e le ferie.
Valuteremo anche la possibilità – prosegue Gorlero – di attivare il servizio di consegna a domicilio dei kit differenziata che oggi non possono essere più ritirati per via della chiusura del punto consegne presso il Palafiori. Ci tengo a specificare che l’impegno da parte nostra è ed è stato massimo, totalmente orientato alla sicurezza degli operatori. Giornalmente forniamo a tutti i presidi sanitari, sanifichiamo i luoghi di lavoro. Abbiamo persino ordinato degli apparecchi ionizzanti per sanificare i mezzi. Nonostante tutte queste difficoltà, dovute all’emergenza, vorrei anche specificare che l’aumento della quota di indifferenziato conferito in discarica è molto bassa, nell’ordine di uno o due punti percentuali, segno che il porta a porta continua a dare i suoi frutti.
Concludendo sul discorso a parte della gestione del mercato dei fiori». Aggiunge il presidente: «Il mercato si è fermato in un periodo importante per la stagione florovivaistica. Stiamo cercando di capire come impostare al meglio la ripartenza e sue questo abbiamo diverse idee che condivideremo presto nel prossimo Tavolo della Floricoltura. Il decreto liquidità potrebbe, in questo senso, fornire una base importante per impostare un pacchetto di interventi concreto e significativo».