Cantieri edili liguri, Fillea Cgil e Feneal Uil: «Senza garanzie su salute e sicurezza è un errore far ripartire il lavoro»

16 aprile 2020 | 09:49
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Cantieri edili liguri, Fillea Cgil e Feneal Uil: «Senza garanzie su salute e sicurezza è un errore far ripartire il lavoro»

«Il settore deve riaprire ma in sicurezza: non solo è indispensabile che i lavoratori siano provvisti dei dispositivi di protezione individuale, ma gli ambienti devono essere sanificati e igienizzati»

Imperia. «I piccoli cantieri edili possono ripartire solo dove sono garantite le misure a tutela di salute e sicurezza dei lavoratori» è questo in sintesi il messaggio che i segretari di Fillea Cgil William Amoretti e Marco De Andreis Feneal Uil inviano alla Regione Liguria e istituzioni.

L’ordinanza della Regione firmata lunedì scorso permette la riapertura dei piccoli cantieri edili del settore privato: per il sindacato questa apertura presenta diversi punti critici per una serie di motivi a partire dalla difficoltà ad eseguire controlli in merito all’applicazione del protocollo sulla salute firmato con le parti datoriali.

Per Amoretti e De Andreis «Il settore deve riaprire ma in sicurezza: non solo è indispensabile che i lavoratori siano provvisti dei dispositivi di protezione individuale, ma gli ambienti devono essere sanificati e igienizzati perché la salute viene prima del lavoro a qualunque costo». Per Fillea e Feneal quindi i cantieri devono riaprire solo dove vi siano le condizioni di sicurezza in tutto il cantiere compresi spogliatoi, servizi igienici, luogo dove si consumano i pasti, vista l’impossibilità di usufruire di bar o trattorie. Fillea e Feneal sono pronte a collaborare con istituzioni e imprese ma la direzione deve essere condivisa da tutti e non a scapito della salute e sicurezza dei lavoratori edili.