Vallecrosia, il coronavirus non ferma la presentazione di “Lettere dal fronte” di Bernardino Ferrero

13 marzo 2020 | 16:58
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Vallecrosia, il coronavirus non ferma la presentazione di “Lettere dal fronte” di Bernardino Ferrero
Vallecrosia, il coronavirus non ferma la presentazione di “Lettere dal fronte” di Bernardino Ferrero
Vallecrosia, il coronavirus non ferma la presentazione di “Lettere dal fronte” di Bernardino Ferrero

Il progetto multimediale, che raccoglie “La guerra di Dino lettera per lettera”, verrà illustrato tramite diretta Facebook

Vallecrosia. Il coronavirus non ferma la presentazione del progetto multimediale “La guerra di Dino lettera per lettera” che raccoglie la storia di Bernardino Ferrero. Sarà infatti illustrato questa sera alle 20.30 tramite diretta Facebook sulla pagina dedicata alle Lettere dal fronte. In questo modo potrà essere seguita direttamente dalla propria casa, rispettando così il decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri per arginare il contagio da Covid-19.

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Bernardino “Dino” Ferrero nacque nel 1919 a Torino e morì nel 2006 ad Alpignano, ma nella sua vita visse anche a Vallecrosia. La sua avventura militare, iniziata nel 1940 durerà più di cinque anni. Artigliere dell’esercito italiano, fino alla fine della seconda guerra mondiale, scrisse lettere e mandò cartoline alla sua famiglia, inviate dall’Italia, dalla Francia, dall’Albania, dalla Grecia e dalla Germania. Dalla raccolta della sua corrispondenza, di fotografie, di documenti militari, di alcuni quotidiani dell’epoca nasce il progetto multimediale “Lettere dal fronte”, che verrà presentato in serata. Inoltre ogni giorno verrà pubblicata una lettera, affinché tutti possano avere la possibilità di ripercorrere quel periodo storico attraverso la testimonianza diretta. 

“Dino” è stato ricordato, lo scorso gennaio, a Vallecrosia in occasione della Giornata della Memoria, durante la qualeil prefetto della provincia d’Imperia Alberto Intini ha consegnato alla vedova di Bernardino Ferrero, Angela Canalis, la medaglia d’onore per i cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti dal 1943 al 1945.