Scuole chiuse a oltranza, lavoratori delle cooperative con il fiato sospeso
Ripercussioni anche per i contratti stagionali negli alberghi. Il grido d’allarme dei sindacati
Sanremo. Sono circa 3500 i lavoratori in tutta la Liguria che per effetto delle disposizioni governative e regionali sul coronavirus rischiano di rimanere a casa o senza stipendio. A essere colpiti dagli effetti diretti della sospensione delle attività didattiche sono principalmente gli operatori socioassistenziali – circa un centinaio in provincia di Imperia – impiegati all’interno di scuole e nelle attività del terzo settore: educatori, assistenti sociali, chi lavora con i disabili e gli anziani, le cuoche e gli inservienti delle refezioni scolastiche. La situazione per loro, come definita dal segretario provinciale della Cgil Fulvio Fellegara, è “drammatica”.
Una crisi sanitaria, quella di questi giorni, che sta mettendo in ginocchio contemporaneamente anche il settore alberghiero. Le ricadute dovute all’annullamento di manifestazioni importanti come il Corso Fiorito a Sanremo, la festa dei limoni di Mentone e il carnevale di Nizza, stanno facendo scattare le prime lettere di licenziamento per il personale assunto con contratto stagionale. «Dal punto di vista dell’applicazione diretta della chiusura temporanea delle scuole ci troviamo con tanti lavoratori che operano all’interno delle cooperative che sono attualmente senza strumenti di integrazione del reddito, spiega Fellegara. Alcuni dovranno fare ricorso alle ferie per non vedersi lo stipendio decurtato delle giornate perse, anche se i numeri a nostra disposizione ci dicono che una grossa fetta resterà scoperta. Ci siamo già attivati con le aziende nelle quali esistono ammortizzatori sociali mentre per tutti gli altri Cgil, Cisl e Uil, si sono unite nella richiesta di forme di sostegno in deroga.
Bisogna poi considerare – continua Fellegara – gli effetti indiretti delle misure anti-coronavirus. Se penso al turismo, in queste ore molti alberghi stanno ragionando se chiudere e sono già partite le prime lettere di licenziamento in provincia per diverse strutture del sanremese. Per gli assunti con contratti stagionali, stiamo cercando di capire se è possibile attingere al fondo di integrazione salariare. I sindacati stanno chiedendo che nel decreto del governo siano previsti ammortizzatori sociali anche per la Liguria. Nella prima stesura, tuttavia, abbiamo trovato provvedimenti solo per le regioni delle zone rosse (Lombardia, Veneto e Emilia), mentre sembra che possa essere inserita la provincia di Savona. Un fatto che riteniamo inaccettabile: diciamo no a una differenziazione di trattamento all’interno della stessa regione», conclude il segretario provinciale della Cgil.